Review Party – Il re delle cicatrici di Leigh Bardugo
Ciao Books Lovers,
oggi si torna nel mondo Grisha grazie a Mondadori che porta in Italia la nuova duologia del Grishaverse, Il re delle cicatrici, primo di una duologia che si concluderà ad Aprile con La legge dei lupi.
Sapevo questa fosse una duologia dedicata a Nikolai, non mi aspettavo di incontrare vecchi protagonisti come Nina Zenik, e soprattutto non mi aspettavo avesse dei capitoli dal suo punto di vista. Forse adesso ho capito da dove è arrivata l’idea a Netflix di unire Sei di Corvi e Tenebre e Ossa perché è esattamente quello che viene fatto in Il re delle Cicatrici.
Ovviamente i personaggi presenti sono quei personaggi che non hanno avuto un lieto fine e che se lo meritano. Tra questi abbiamo Nina, Nikolai, Zoya, Tolya, David e Genya. Ritrovare tutti questi personaggi era del tutto inaspettato e mi ha fatto piacere di più questa storia.
Devo essere sincera, c’erano molte cose che non ricordavo dei libri precedenti, tra cui il fatto che Matthias fosse morto ne Il regno corrotto. Vengono menzionati personaggi come Alina, L’oscuro. Il re delle cicatrici è uno di quei libri che possono essere letti anche senza aver letto le saghe precedenti, ma le menziona a vecchi personaggi non mancano. Ma in fondo, io ho letto sei di corvi prima di aver letto la trilogia di Tenebre e ossa.
Ora dirò una cosa che probabilmente mi farà odiare da tutti, ma Leigh Bardugo non è mai stata una delle mie autrici preferiti. Non sono mai riuscita ad amare completamente i suoi libri, nonostanti ami le storie, e ami alla follai il modo in cui caratterizza i suoi personaggi, dando ad ognuno una personalità diversa, nella narrazione ho sempre trovato parti meno interessanti, nel senso di noiosi, o pesanti, o semplicemente troppo per la storia che si stava raccontando.
Con questo libro la situazione non è stata diversa ci sono stati momenti in cui la lettura mi ha lasciato un po’ così, e leggere in pdf dei libri con un font molto piccolo come quello usato da mondadori non aiuta, ma il lato positivo è che la maggior parte del libro mi è invece piaciuto, mi è piaciuto molto lo sviluppo di Nikolai.
Nikolai sta affrontando un grosso problema. Durante l’ultima battaglia contro l’Oscuro le sue creature hanno fatto qualcosa al Re e adesso, ogni notte, si trasforma in una creatura assetata di sangue che lo controlla e ad ogni notte diventa sempre più forte. Si può dire che uno degli obbiettivi principali di questo libro sarà quello di trovare una cura a questo problema. Nikolai è il Re, non può rischiare di farsi vedere dai suoi sudditi, già rischia ogni giorno di venire assassinato dai suoi oppositori.
Uno degli altri problemi è che i Grisha sono perseguitati, non possono far vedere a nessuno le loro abilità, rischio la morte. Il compito di Nina con altri inviati del re è proprio quello di infiltrarsi e portare in un luogo sicuro quanti più Grisha possibili. E come se non bastasse, dopo la morte dell’Oscuro, sono venuti alla luce molti suoi sostenitori che creano sono problemi.
Se di solito ci sono capitoli che preferisco di più altri, in termini di POV, questa volta non è successo. I capitoli ci sono dal punto di vista di Nikolai, Zoya e Nina, e a me è piaciuto leggere dal punto di vista di tutti e tre. A parte qualche lato negativo, e le varie recensioni negative sparse nel web, questo libro mi è piaciuto abbastanza, tanto da decidere di dargli quasi 4 stelle piene.
Vi aspetto qua il 19 Aprile per la recensione del volume conclusivo di questa duologia. Ci sono ancora alcune cose che devono succedere, non vedo l’ora.