L’eredità di mezzanotte di Irena Brignull

L’eredità di mezzanotte di Irena Brignull

L'eredità di mezzanotte di Irena Brignull

Ciao a tutti,

Oggi vi parlo de l’eredità di mezzanotte di Irena Brignull, seguito de la profezia di mezzanotte.

Se al primo volume avevo dato quattro stelle, questo ne è valso ancora di meno. Innanzi tutto, prima di cominciare a parlarvene come si deve vi lascio la trama a cui potrete ricollegare molte cose.

Sono passati mesi da quando Poppy ha abbandonato il suo clan. Ora che Raven – la perfida zia colpevole di averle rovinato la vita – è morta, la giovane regina delle streghe non sa più chi è, né che cosa vuole. Dimenticata da quella che credeva la sua famiglia, respinta dalle persone amate, ignara del suo futuro, non ha trovato altra soluzione che fuggire via e far perdere le sue tracce. È infatti in un paese sperduto che Poppy tenta di guarire la sua anima dalle ferite profonde che ancora fanno male. Ma non passa giorno senza che il passato non riaffiori prepotentemente: il ricordo dell’amica Ember, il sorriso di Leo, e soprattutto la congrega delle streghe, che la rivendica come regina e non perdona il rifiuto. Difficile scegliere tra l’amore, l’amicizia e il maledetto senso del dovere che incombe su di lei. Ma quando la ragazza pensa che tutto sia perduto, si trova costretta a riprendere in mano la sua vita e combattere. Deve farlo. Per salvare il suo clan e anche se stessa. Tra incontri magici, incantesimi mortali e antiche streghe, tra segreti nascosti e nemici ritrovati, la battaglia per il trono non è ancora finita e reclama il suo sangue.

Per più della prima metà del libro la storia è stata molto, ma molto lenta. Nel primo c’era stato un po’ più di avventura, ma in questo l’autrice si è fermata alla vita dei personaggi per gran parte dei capitoli. Poppy come dice la trama è in un paese sperduto e non ritorna prima della metà del libro. Ma ciò che veramente mi ha confuso un sacco, anche se fortunatamente erano in terza persona, sono stati i POV di ogni singolo personaggio. Ben otto personaggi avevano i loro capitoli, raccontati dal loro punto di vista. Ma la cosa confusionaria non è stata tanto questa tanto quanto i POV di Betony, un nuovo personaggio, e i capitoli incentrati nel passato di Charlock e Betony.

Di per se la storia non è stata tanto male, sopratutto il finale che mi ha stupita un sacco, però ci sono stati dei concetti che secondo, se letti da bambini troppo piccoli potrebbe trasmettere il messaggio sbagliato. Le streghe mandano le più giovani,  quelle che vogliono diventare madri, a 17 anni, in città per trovare un ragazzo e restare incinte, perché hanno raggiunto l’età giusta. Certo, questo è un libro, una storia di fantasia e non lo metto in dubbio però secondo me, e io celi ho 17 anni, se letto dalle persone sbagliate, che non colgono il fatto sia fantasia, potrebbero farsi un idea sbagliata e smettere addirittura di leggere il libro di per se.

Adesso che ho finito la recensione mi rendo conto di averlo criticato abbastanza :|, ma come sempre vi ripeto che il mio giudizio è soggettivo, quindi se volete farvi un’idea vostra l’unica cosa che potete fare e leggerlo.

L'eredità di mezzanotte di Irena Brignull

A presto,

L'eredità di mezzanotte di Irena Brignull

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Pubblicato da Me and Books

Mi chiamo Miriam e sono l'amministratore di Me and Books. Ho tante passioni, ma le più grandi sono la lettura e la scrittura, ed ho creato questo blog proprio per poter condividere le mie passioni. Penso che recensire un libro sia una cosa molto importante che richiede tempo e dedizione. A volte un lettore prima di scegliere un libro vuole sapere che quello che sta scegliendo è quello giusto, e le recensioni servono proprio per questo, per aiutare il lettore a scegliere. Ma questo è anche un modo per aiutare autore e case editrici a farsi conoscere. È anche per questo che pubblico gli articoli sia in italiano che in inglese, per non lasciare nessuno fuori. Vi chiedo di non esitare a pormi qualsiasi domanda sul mondo dell'editoria, spero solo di riuscire a fornire la risposta perfetta.