Buongiorno Books Lovers,
oggi inizia, grazie a Garzanti, e a Sara di Diario di un Sogno, un blog tour davvero, davvero particolare. Vi spiego subito così da potervi orientare meglio in questi 7 giorni di tappe. Questo blog tour è particolare perché ogni blog non ospiterà solo una tappa, bensì ne ospiterà 7. Una ogni giorno dal 15 al 21. Ogni tappa presenterà una delle autrici che hanno collaborato nella scrittura di Tu sei parte di me.
L’autrice di oggi è Carmela Scotti.
Lei e altre autrici in questo libro, Tu sei parte di me, si sono confrontate sullo stesso tema affrontato in modo ogni volta diverso. Il racconto di Carmela è attuale, vero, e molto forte. Parla di Adua e sua figlia. Adua è sempre stata ammirata dalla bambina per molti aspetti, ma soprattutto per la sua capacità di ritornare bambina e giocare con lei. L’ultima volta che la chiamò “mamma” aveva solo 10 anni. Adua si ammalò e fu portata in ospedale. Lì sua figlia fu costretta a prendere il ruolo di madre. Con il padre invece non c’erano mai stati grandi rapporti. Lui maltrattava Adua, la tradiva e lei lo sapeva. In ospedale convince la bambina a fare un gioco, nascondere le cose di Adua, gioco che la porterà presto alla pazzia e portata via. Anche la bambina va via, finché non compie 18 anni, poi torna indietro da suo padre, in cerca di sua madre però. Vuole sapere dov’è, e la trova, riesce a stare anche con lei finché una telefonata non le comunica una brutta notizia…
Carmela Scotti si è diplomata in pittura e fotografia all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Ha vissuto a Palermo, a Roma e a Milano, facendo i mestieri più diversi. Oggi vive in Brianza e collabora con i settimanali «Cronaca Vera» e «Tu
Style». L’imperfetta, il suo romanzo d’esordio, è stato finalista al prestigioso premio Calvino. Chiedi al cielo è il suo secondo libro.
Le opere:
- L’imperfetta, Garzanti, 2016
- Chiedi al cielo, Garzanti, 2018
Carmela ha esordito in modo notevole con un romanzo denso, cupo, disperato, ma che rivela una voce matura. Con l’imperfetta, nel 2014, è arrivata finalista al premio Calvino, libro successivamente pubblicato da Garzanti. Con le sue storie ci da costante conferma del nuo talento.
Per Catena la notte è sempre stata un rifugio speciale. Un rifugio tra le braccia di suo padre, per disegnare insieme le costellazioni incastonate nel cielo, imparare i nomi delle stelle più lontane e delle erbe curative, leggere libri colmi di storie fantastiche. Ma da quando suo padre non c’è più, Catena ha imparato che la notte può anche fare paura e può nascondere ombre oscure. L’ombra delle mani della madre che la obbligano al duro lavoro nei campi e le impediscono di leggere, quella degli occhi gelidi e inquieti dello zio che la inseguono negli angoli più remoti della casa. Le sue sorelle sembrano non vederla più, ormai è la figlia imperfetta e il ricordo del calore dell’amore di suo padre non basta a riscaldare il gelo nelle ossa. Catena ha solo quindici anni quando decide che non vuole più avere paura. E l’ultima notte nella sua vecchia casa si colora del rosso della vendetta. Poi, la fuga nel bosco, dove cerca riparo con la sola compagnia dei suoi amati libri. È grazie a loro e agli insegnamenti del padre che Catena riesce a sopravvivere nella foresta. Ma nel suo rifugio, fatto di un cielo di foglie e di rami intrecciati, la ragazza non è ancora al sicuro. La stanno cercando e per salvarsi Catena deve ridisegnare la sua vita, la vita di una bambina che è dovuta crescere troppo in fretta, ma che può ancora amare di un amore forse imperfetto, ma forte come il vento.
Con questo romanzo potente, finalista al prestigioso premio Calvino, Carmela Scotti ci guida al cuore di una storia antica e insieme attualissima, illuminata da un’intensa e affilata voce femminile. La storia di una ragazza coraggiosa e troppo sola. Della sua voglia di vivere contro tutto e tutti. Di una stella che continua a brillare anche in un cielo coperto di nuvole.
3 Motivi per leggere i libri di Carmela Scotti:
- Perché racconta la storia di una ragazza coraggiosa e troppo sola in modo diverso;
- i suoi libri di vivono, non si leggono;
- Scrive storie crude ma vere.
Anche quando gli assistenti sociali l’avevano portata via, sua madre non aveva fatto nulla se non mostrarle la schiena, mentre suo padre li aveva seguiti fino allo sportello dell’auto con gli occhi appannati di impotenza e le lacrime che non si decidevano a scendere. [CHIEDI AL CIELO]
