E non vissero per sempre felici e contenti di Stephanie Garber
Buon fine settimana Books Lovers,
da quant’era che non postavo una recensione di sabato? Troppo tempo ma oggi facciamo un’eccezione perché il terzo volume di questa trilogia sta per uscire in inglese e direi che è proprio ora io ve ne parli anche sul blog quando sui social vi ho sfiniti sull’argomento. Parliamo di E non vissero per sempre felici e contenti di Stephanie Garber, secondo volume della trilogia spinoff di Caraval che era iniziata con C’era una volta un cuore spezzato.
Inizio questa recensione con la parte negativa… C’era una volta un cuore spezzati mi è piaciuto più di E non vissero per sempre felici e contenti. Il primo libro è stato più scorrevole tanto che l’ho letto in un giorno. Questo secondo volume è stato a tratti più lento e c’ho messo alcuni giorni per finirlo. Ciò non toglie il fatto che Stephanie Garber rimarrà per me per sempre una delle mie autrici preferite.
Apollo è in uno stato incosciente, Evangeline è la principessa su cui tutti hanno delle opinioni contrastanti e Jacks è il solito che cerca di convincere Evangeline ad aprire l’arco dei valor per sé. Il motivo per cui Jacks è così determinato si scopre alla fine del libro e mi ha scioccata e da un po’ di vista mi ha fatto rimanere delusa nei confronti di Jacks stesso per il suo modo di agire.
Io, come Evangeline, mi sono data delle false speranze su di lui. A parte questa delusione, in tutto il libro ci sono molti momenti che fanno sperare Jacks abbia iniziato a nutrire sentimenti verso di lei… il terzo volume ci dovrà dare un finale degno di nota con tante spiegazioni, sarà però molto triste abbandonare questo mondo dove tutto è possibile e ogni fiaba ha un fondo di verità.
Il cambio della mappa a inizio libro ha un significato molto importante e grazie ad essa potremo viaggiare per tutto il libro insieme ai personaggi che aumenteranno in numero perché ritornerà la sorella di Evangeline, ritornerà il suo ex, ci saranno molti pericoli e uno o due misteri da risolvere viaggiando per il regno ma la parte più importante della storia sarà il trovare le cinque gemme necessarie per aprire l’arco dei valor perché, a quanto pare, Jacks non è l’unico a volere che venga aperto ed Evangeline è l’unica chiave.
Tornare in questo mondo in cui esiste la magia, il romanticismo è presente a modo suo e ogni personaggio, per quanto buono e altruista possa sembrare è sempre un cattivo, mi porta sempre gioia perché sono storie originali nate dalla testa della Garber che mi fa solo pensare “Chissà qualche altra storia ci racconterà dopo questa”. Jacks, dopo Legend, è sempre stato il mio personaggio preferito in questa saga. Sono stata molto contenta quando è stata annunciata una trilogia tutta per lui e, anche se il primo volume mi è piaciuto più del secondo, questa saga rimarrà sempre tra quelle che conservo nel cuore, adesso voglio troppo il terzo libro tra le mani, per fortuna manca poco alla sua uscita.
La recensione la finisco qua perché, essendo un seguito, non vorrei rischiare di farvi spoiler, questa è una di quelle saghe che deve essere scoperta e non spoilerata. Ho già detto abbastanza sulla trama. Se non avete ancora letto il primo volume, sopra vi ho linkato la mia recensione. Se invece ancora non avete letto proprio Caraval, non so cosa state aspettando ma dal canto mio posso dirvi che una volta iniziata non vorrete staccarvene tanto facilmente.
