Vespertine di Margaret Rogerson
Cari Books Lovers,
non è un segreto io abbia amato Sorcery of Thorns di Margaret Rogerson. Quel libro per me, ai tempi, è stata una vera e propria rivelazione. Un autoconclusivo con tanta magia e una componente romance slow burn e young adult? Ma anche si. E la scrittura è stata scorrevole grazie anche alla tanta originalità della storia quindi, secondo voi, quando Oscar Mondadori ha annunciato l’uscita di Vespertine, il suo libro di Margaret Rogerson ambientato in un mondo completamente nuovo, con personaggi nuovi e un’avventura a sé stante, avrei mai potuto dire di no?
E quindi eccomi qui adesso, a parlarvi di Vespertine. Vi quello che per me è stato un capolavoro, cioè Sorcery of Thorns, le aspettative per Vespertine erano altissime. Forse troppo alte perché purtroppo il libro non si è rivelato quello che mi sarei aspettata. Già dal primo capitolo ho fatto un po’ di fatica perché, ad ogni parola, tutto ciò a cui il mio cervello riusciva a pensare era oh no, sta floppando, e purtroppo questo non è stato solo il pensiero del primo capitolo ma è stato il pensiero che ho avuto per tutto il libro.
Forse starete dicendo ma perché lo hai pensato già dal primo capitolo? Ti sei rovinata la lettura da sola. Purtroppo permettetemi di contraddirvi. Per chi ha già letto la Rogerson saprà che con lei si capisce tutto dal primo capitolo. Se il libro scorre, se il libro vale, si vede già da come si pone il primo capitolo e questo primo capitolo è stata già una delusione che poi, ripeto, si è protratta per tutta la lettura e questa cosa mi ha reso molto triste perché mi ero innamorata dell’autrice con il suo libro precedente e ora non so più che pensare. Che sia quello stato solo un caso di fortuna?
Ciò che ho percepito un sacco durante tutta la lettura è stato di star rileggendo Sorcery of Thorns ma rivisitato. Cioè, tantissimi elementi del mondo di Vespertine sono uguali all’altro libro, anche le protagoniste hanno fin troppe similitudini. Ad una certa è stato scontato pensare che forse l’autrice ha voluto usare quanti più elementi possibili del suo libro più famoso in quello nuovo sperando nella stessa fama, non si è sforzata tanto per originalità questa volta e, al contrario di quanto magari abbia potuto pensare lei, questo non è a mio parere l’approccio giusto. Vespertine e Sorcery of Thorns sembrano quasi i due temi all’ora di italiano di due compagni di banco in cui uno, quello più bravo, ha fatto tutto il suo tema e l’altro, che non si vuole applicare, ha copiato a tratti e copiato male.
Questa recensione mi sembra cattivissima però devo condividere tutto con voi perché per me è stata davvero una grande delusione che non mi sarei mai aspettato. Però c’è da dire che non tutta la lettura è stata brutta, l’inizio è stato molto negativo, per fortuna ad un certo punto la storia si distacca dal già visto e prende una piega più originale, peccato che per me e per il mio giudizio era ormai troppo tardi. Alla fine la storia esplora tanto il trauma e come il potere può corrompere anche quelli più puri di cuore e vede tanto l’importanza di prendersi cura di sé stessi, elemento che mi è piaciuto molto.
Ho sentito dire, leggendo alcune recensioni in giro – perché dovevo assicurarmi di non essere io quella pazza – che, se la lettura sembra lenta e noiosa, molti hanno scelto la via dell’audiolibro. Non credo esista in italiano, ma se capite l’inglese magari provate con quello, sembra essere in grado di far guadagnare qualche punto in più a questa storia. Per la valutazione, sarò generosa e darò 3 stelle per non darne 2.5.
