The ravenhood 2: Ogni volta che ritorni di Kate Stewart
Cari Books Lovers,
ebbene si, mi sto mettendo al pc a scrivere questa recensione dopo che sono passati quasi due mesi da quando ho effettivamente finito di leggere il libro di cui sto per parlarvi. Ancora oggi non so se riuscirò ad esprimermi bene perché, seppur questo libro mi sia piaciuto tantissimo, non so come esprimermi per condividere con voi i miei pensieri, ma ci proverò, anche perché tra pochissimo uscirà il terzo e ultimo volume della trilogia e dovrò poi parlarvi di quello.
(Se non avete letto il primo volume e volete la sua recensione eccola a questo link, mi raccomando, qua non ci sono spoiler però sarebbe meglio non leggere questa recensione se avete intenzione di leggere tutta la trilogia e non lo avete ancora fatto.)
The ravenhood di Kate Stewart, dal nulla, è diventata la mia nuova trilogia preferita. All’inizio non ero neanche certa di volerla leggere, all’inizio addirittura pensavo fosse un fantasy ahahah, e poi l’ho letta, ho scoperto davvero di cosa si tratta, ho incontrato Sean e poi Dominic e non c’erano dubbi sarei finita per innamorarmi di entrambi.
E poi ho conosciuto Tobias e lì è stato odio a prima vista eppure, visto che comunque il secondo libro volge quasi tutto su di lui, ho imparato a conoscerlo meglio, ho scoperto le sue motivazioni, ha fatto tante cose ma lui non è una persona che lascia niente al caso. Dom rimarrà sempre il mio personaggio preferito nonostante quello che è successo in questo volume, quello che può succedere nel terzo, niente mai riuscirà a farmi cambiare idea su Dominic King.
La storia del secondo volume riprende esattamente dove si era concluso il primo, stessa scena, stesso luogo, stesso momento. Cecilia ha scoperto molte cose sulla Ravenhood anche se ancora è all’oscuro di molti segreti e si ritrova proprio lui davanti, Tobias King, il leader di questo gruppo che diventerà anche un po’ protagonista in questo volume.
Più che della trama voglio parlarvi della scrittura e di cosa mi è piaciuto di questo libro. Per me quella della Stewart è una scrittura molto scorrevole e ok, forse a volte qualche dettaglio in più non avrebbe guastato per farmi capire meglio la storia, però io ho amato questo libro dalla prima all’ultima pagina, mi ha tenuta incollata e io non riuscivo a metterlo da parte per fare nient’altro.
Cecilia in questo libro ha sofferto molto e, forse troverete difficile crederlo, ma io ho sofferto con lei perché dalle parole scritte sono entrata così tanto in empatia con la protagonista che sembrava stessi vivendo io stessa le sue emozioni, il suo dolore, la sua angoscia, emozioni negative che mi sono arrivate tutte come se le stessi vivendo in prima persona. Questo per me ha fatto guadagnare molti punti a questo libro perché è riuscito a trasmettere.
Come dicevo prima la scrittura è molto scorrevole e la narrazione è un po’ particolare perché, si, riprende esattamente da dove si era interrotta con il primo volume ma verso metà libro quell’arco temporale si interrompe. Succedono cose, la vita di Cecilia viene messa in pericolo e lei scappa via dalla città per non ritornarci per i prossimi sei anni. E’ una scelta molto particolare da fare, da autrice, finire una storia appassionante dopo un libro e mezzo per iniziarne quella che da alcuni punti di vista può sembrare completamente nuova.
A metà del secondo volume ci troviamo nel futuro. Cecilia è un adulta, ha ereditato l’azienda di suo padre che è morto per una malattia. Adesso lei è ricca, è un imprenditrice e ha molte responsabilità sulle sue spalle eppure ha ancora conti in sospeso a triple falls perché c’è ancora la vecchia villa di suo padre, la vecchia fabbrica. Cecilia torna là per sbrigare tutte queste faccende ma ovviamente si imbatte nel passato.
Qui inizierà un altro susseguirsi di eventi che, a mio parere, tecnicamente si concludono in modo alquanto soddisfacente con la fine di questo libro, motivo per cui non ho la minima idea di cosa aspettarmi dal terzo. Seguiranno le vicende in ordine cronologico? Si tornerà indietro nel tempo? Entrambi? Non ne ho veramente la minima idea ma per fortuna manca poco alla sua uscita.
