Review Party – Queste gioie violente di Chloe Gong
Buongiorno Books Lovers,
ogni tanto posto anche io qualche recensione il giorno dell’uscita 🙂 Oggi infatti arrivano in tutte le librerie e gli store online, per Mondadori, i due libri componenti la duologia di These Violent Delight, tradotti in italiano con il titolo di Queste gioie violente e Queste violente fini, scritti da Chloe Gong.
Oggi vi parlerò solo di Queste gioie Violente, se volete sapere la mia opinione sul secondo, tornate qui tra 3 giorni esatti! Questo libro, dovete sapere, è un retelling di Romeo e Giulietta, infatti magari alcuni di voi avranno riconosciuto che i due titoli insieme fanno proprio una citazione di shakespear.
Vi dirò, sentire che è stato scritto l’ennesimo retelling di Romeo e Giulietta potrebbe far perdere la voglia di leggere il libro, ma non è proprio così perché Queste gioie violente contiene una storia unica seppur ispirata ad una scritta molto tempo fa.
L’ambientazione è nella cina del 1926 e, come ci viene anche detto dalla nota dell’autrice, più cose storicamente accurate sono state messe nel libro. Shangai è una città divisa in due, con al suo controllo due famiglie molto potenti, e da un lato i francesi. Una Shangai invasa da inglesi, russi, molti stranieri e pochi veri cinesi. Una shangai pronta allo sviluppo, ma attualmente assediata e divisa in ogni modo possibile.
I nostri protagonisti sono Roma e Juliette, rivali, eredi delle due famiglie più importanti di Shangai. Lui è un Montagov, lei una Cai. Tra loro due ci sono dei trascorsi, sentimentalmente parlando, ma poi una tragedia li ha fatti dividere e lei è tornata a studiare negli stati uniti. Dopo quattro anni Juliette è tornata, e non poteva aver scelto momento peggiore.
Un mostro è stato risvegliato e si aggira per la città seminando morti senza pietà. Tutti sono in pericolo perché la malattia si trasmette con gli insetti ed è impossibile fermarla. Le dinamiche di come Juliette e Roma si alleeranno e avvicineranno sono alquanto diverse dalla storia originale, perché Juliette odia Roma per quello che ha fatto quattro anni prima.
Deciderà di allearsi con lui solo per portare ad una fine l’attacco del mostro e le morti.Essendo entrambi eredi delle casate, sono personaggi tenaci, spietati a volte, quando necessario, coraggiosi, senza paura di niente, sempre con delle armi a portata di mano, pronti a far fuoco al primo sentore di minaccia.
Questo libro è stato ricco, non solo di azione e avventura, ma anche di momenti quotidiani, di situazioni normali. Situazioni di felicità e dolore. Feste in maschera e incontri dai comunisti per estorcere informazioni. Il worldbuilding è stato super dettagliato. La Shangai raccontata in fondo era quella originale, e i dettagli sono stati così vividi da far capire le parti della città pur non essendoci mai stati.
Sinceramente mi sarei aspettata qualcosa di diverso dal finale. Non so cosa aspettarmi dal secondo volume, ma spero che qualunque cosa succeda non sia una copiatura del primo. Avrei voluto una fine leggermente diversa da Queste gioie violente, più suspense e più mistero che sarebbero però poi stati risolti nel seguito. Ciò che ha lasciato a me la fine non è quella solita voglia di voler leggere subito il seguito per scoprire cosa succederà.
Questo libro mi aveva incuriosito moltissimo sin da quando era stato pubblicato nel 2020 in inglese. Ho voluto leggerlo fin da allora ma per quanto sia stato bello, non ha tenuto a tutto l’hype che gli avevo creato intorno. Mi è piaciuta molto la storia, ma in termini di scrittura per me la prima metà del libro – se si escludono i momenti di ricongiungimento tra i due protagonisti nella seconda parte – è stata molto più scorrevole e interessante della seconda metà. Ciò che appunto mi è piaciuto di più della seconda metà sono stati Roma e Jiuliette, ma soprattutto Roma.
Vedremo come andrà il secondo, per ora questo si becca 3.75 stelle.
