Review Party – Quello che siamo insieme di Alice Kellen
Cari Books Lovers,
come per ogni cosa, arriviamo anche alla conclusione della dilogia iniziata con Quello che non siamo mai stati di Alice Kellen. La storia di Leah e Axel si conclude in Quello che siamo insieme. Entrambi i volumi sono editi da Mondadori e se vi siete persi la mia recensione precedente, vi basterà cliccare sul titolo del libro scritto sopra e verrete rimandati all’articolo giusto.
Quello che non siamo mai stati mi era piaciuto molto, ma ci avevo trovato comunque tante mancanze come avvenimenti veloci e mancanza di dettagli nonostante la scorrevolezza della lettura, questo, ai miei occhi, hanno reso il libro come una bozza e non un romanzo fatto e finito. Quello che siamo insieme non è molto diverso in stile di scrittura e storia. Il livello di qualità è lo stesso e mi è dispiaciuto perché avrei tanto voluto avere un aumento di qualità così da poter redimere l’intera dilogia che, a questo punto, è una di quelle che consiglio ma non che definisco capolavori del romance nonostante contenga alcuni dei miei trope preferiti.
Alla fine di Quello che non siamo stati Leah e Axel si erano lasciati nel peggiore dei modi con un tradimento imperdonabile. Il secondo volume riprende la storia con un salto temporale. I due hanno molti problemi da dover risolvere, ma per tre anni non hanno avuto nessuna interazione, ognuno ha vissuto la propria vita.
Leah sta per realizzare il suo più grande sogno. Dopo la morte dei suoi genitori si era chiusa in sé stessa e così facendo aveva nascosto la sua arte al mondo. Grazie ad Axel è tornata ad apprezzarla come prima e adesso sta per esporla in una vera e propria galleria. Tre anni senza contatti e Axel pensa questo sia il momento perfetto per farle una visita.
Momento più che sbagliato secondo me. Perché? Perché questo dovrebbe essere il momento di gloria di Leah, il suo momento di brillare ma, rivedere Axel, fa riemergere dentro entrambi tutte le emozioni che per tre anni avevano nascosto, a cui avevano cercato di non pensare. Farli riaffiorare, dopo un incontro del genere, era inevitabile.
Sarà inevitabile il loro riavvicinamento ma ancora le difficoltà non sono scomparse del tutto. Rimane a voi scoprire se alla fine Leah e Axel avranno il loro lieto fine oppure no.
Mi sarei aspettata qualcosina in più, devo essere sincera. Perché a fine lettura mi sento come se mi mancasse qualcosa, come se questo libro non mi avesse dato tutto quello che avrebbe potuto darmi. La storia si sarebbe potuta sviluppare molto più, farmi innamorare follemente e invece, forse per la prima volta nella mia vita, non riesco neanche ad individuare un personaggio preferito nel libro. Neanche Axel rientra in questa categoria quando, in qualsiasi altra storia, sarebbe stato lui il mio preferito, il mio book boyfriend.
Diciamo che non sempre tutto può piacere ed essere apprezzato allo stesso modo, sono però contenta di aver letto questi libri e di averne potuto parlare e grazie Mondadori per la disponibilità di organizzare questi review party, è sempre un vero piacere. Se anche voi avete letto questa dilogia fatemelo sapere, parliamone.