Review Party – Deviate di Jay Kristoff
Cari Books Lovers,
ero certa nulla sarebbe stato in grado di superare l’enormità di Lifelike, quel libro è stato così adrenalinico che ho pensato fosse insuperabile, e invece pensate un po’, Jay Kristoff, nel suo seguito intitolato Deviate ha strafatto. C’è stata molta più avventura, molta più suspence e molto più di tutto, dalla crescita dei personaggi alle aggiunte narrative.
Deviate è definitivamente molto meglio di Lifelike. A questo punto non so veramente cosa aspettarmi per Truelife, il volume conclusivo della trilogia. Ho paura mi deluderà ma allo stesso tempo spero tanto superi i primi due e dia un finale degno senza precedenti. Sono contenta la Oscar abbia pubblicato tutta la trilogia insieme perché decisamente dopo ogni volume si ha la necessità di avere già il seguito tra le mani.
Questo interno volume ha un obbiettivo, quello di trovare la vera Ana. Come avevamo scoperto in Lifelike la Ana che pensavamo fosse quella vera, cioè Eve, è in realtà solo una copia. Ogni personaggio prenderà una strada diversa vivendo in un certo senso una piccola avventura a sé. Ci saranno tanti POV, tanti cambi di scena, qualche flashback e molta storia.
Lemon ha assunto un ruolo totalmente diverso in questo libro, mi sono affezionata molto a lei, mi sa proprio che è diventata il mio personaggio femminile preferito e le parti in cui il capitolo vedeva lei come protagonista sono quelli che ho apprezzato di più. Lemon è un personaggio particolare, tenace ma leale, uno di quelli che è impossibile non farsi piacere. Ho invece, in alcune scene, sviluppato dell’antipatia per Eve a causa di alcune sue scelte e alcuni suoi modi di fare.
Anche Cricket, il piccolo robottino, avrà un ruolo importante in questo libro. Capirà quanto è bello vivere in libertà, senza essere al comando di qualcun altro. Cricket avrà una bella transizione, riuscendo anche ad inserire paragoni e aneddoti nella storia arricchendo ancora di più di quanto non lo è già la narrazione.
Una domanda molto specifica rimane alla fine di questo volume, riusciranno Eve e gli altri a salvare il mondo? Io voglio ancora vedere tanto altro su Ezekiel che secondo me deve dare ancora molto alla storia. Scopriremo tutto nel terzo volume, teniamo le dita incrociate. Voi che ne pensate di questo trilogia? L’avete già letta? E’ in TBR? Non vi interessa? Anche se credo vi interessi un po’ se siete arrivati alla fine di questa recensione.
È l’alba della battaglia decisiva tra le rovine della città di Babel. Eve e Lemon sono state amiche per la pelle, ma in questa lotta si trovano l’una contro l’altra. Eve è divisa tra i ricordi della propria vita umana, che ancora conserva, e la scoperta di essere un’androide. Insieme alle sue “sorelle” e ai suoi “fratelli”, ora deve trovare la vera Ana Monrova, il cui DNA è fondamentale per creare un esercito di sembianti. Nel frattempo per Lemon è giunto il tempo di fare i conti con un potere che ha troppo a lungo rifiutato, e che qualcuno vuole usare come arma. La svolta per lei è l’incontro con un ragazzo, Grimm, che le propone di portarla fuori da quella terra devastata e piena di orrori, verso un’enclave abitata da altri devianti come lei. Lì, finalmente Lemon scoprirà un senso di appartenenza, e forse anche l’amore. Ma non tutto è come appare: tra amici e nemici, buoni e cattivi che si scambiano continuamente di ruolo, anche Lemon si unirà alla ricerca di Ana Monrova, e dovrà trovarla prima che ci riesca la sua vecchia amica.
