Re di Spade e Sangue di Scarlett St. Clair
Cari Books Lovers,
vi ricordate ai tempi in cui era uscito il primo libro di Scarlett St. Clair in italia? Con A touch of Darkness? Io avevo letto quel libro, ve ne avevo parlato in una recensione e non mi era piaciuto. Non mi era piaciuto perché ci avevo trovato solo spicy, niente trama e niente vero romance ma solo spicy e scene a luci rosse che, se messe là senza contesto, mi fanno solamente venire voglia di abbandonare una lettura e bocciare l’autore/autrice per sempre.
Poco tempo fa Libreria Pienogiorno ha deciso di portare in italia una nuova saga di Scarlett St. Clair, la saga di Adrian e Isolde che inizia con Re di Spade e Sangue. Con questo ho deciso di dare una seconda possibilità all’autrice con la ferma convinzione che dopo di questa non ce ne sarebbe stata una terza. Ho detto, se questo libro mi piace bene ma se non mi piace non leggerò mai più nulla della St. Clair.
Non potete immaginare quanto io sia stata felice quando a fine lettura ho detto, Sì questo libro mi è piaciuto. Ora, non lo ritengo un capolavoro, soprattutto perché verso la fine c’è stata la rivelazione che più si stava aspettando in tutto il libro, qualcosa che io avevo intuito ma non ne avevo la certezza, ed è stata buttata là per, dopo due righe, continuare con la storia senza elaborare.
A parte quello, non ho mai negato la scorrevolezza della scrittura della St. Clair. I suoi libri scorrono in modo particolarmente fluido. Ha una scrittura semplice e qua, avendo creato lei il mondo, è stata anche brava a spiegare il worlbuilding gradualmente senza creare confusione. La mappa a inizio libro è molto utile ma l’autrice è stata brava lo stesso ad inserire tutto tra le righe al momento giusto.
Inizialmente, nelle prime 50/100 pagine del libro circa, non stavo trovando tante differenze con A touch of darkness, dopo il matrimonio tra i protagonisti per salvare il regno di lei tutto ciò a cui pensavano, ovviamente, e anche prima, era il sesso, non faccio nessun giro di parole. Però già dall’inizio si poteva notare un po’ di storia in più e andando avanti lo spicy è diventato il minimo indispensabile e la trama è iniziata a comparire, la vera trama con il mistero, i segreti, i pericoli.
Isolde è una protagonista più che badass, è un umana che spesso si trova e si è trovata a dover combattere contro i vampiri eppure non ha paura. E’ la principessa ereditaria del suo regno che a trent’anni non si è ancora sposata ma a lei non importa. Isolde conosce il suo valore e le sue qualità e se dovrà, per il bene del regno, si butterà a capofitto nel pericolo. Sa combattere, sa ribattere a parole. Non è una di quelle persone che si fa mettere i piedi in testa e, quando si troverà circondata da vampiri, saprà farsi valere anche là.
Isolde mi è piaciuta molto ma Adrian non è stato da meno perché, per quanto sia un re dalle immense capacità, non è il solito ragazzo tossico anzi, è il tipo di uomo che tutti vorrebbero. Quello che si fida ciecamente della sua metà, che sa quanto vale e che la lascia fare, anche se ciò significa inoltrarsi nel pericolo perché se lei pensa di potercela fare allora ce la farà. E’ geloso ma al punto giusto cioè il punto in cui lascia a lei cavarsela e agire e solo in un secondo interviene.
Adrian non è affatto come Ade, il protagonista di A touch of darkness e faccio questi paragoni perché entrambe le saghe e i personaggi sono stati scritti dalla stessa autrice ma non potrebbero essere più differenti tra loro. Se ai tempi ho bocciato A touch of darkness, adesso approvo al 100% Re di spade e sangue e sperò il suo seguito sia in grado di superare questo primo volume. Speriamo venga presto portato in italia perché io non vedo l’ora.
PS. la valutazione è di 3.5, molto più dell’1 stella che avevo dato all’altra saga e, ripeto, mi aspetto grandi cose dal seguito.
