L’imperatrice delle anime di Kylie Lee Baker
Buongiorno Books Lovers,
la recensione che sto per scrivere adesso non è mia. Ancora una volta Aurora d’Alessandro ha deciso di collaborare con Me and Books quindi la bellissima recensione de L’imperatrice delle Anime di Kylie Lee Baker edito fanucci è tutta roba sua. A me il primo volume non era piaciuto tanto, a lei si, a voi anche, per questo le ho chiesto di poter condividere la sua opinione su questo secondo volume sul blog.
Meraviglioso, delicato e potente al tempo stesso. Cosa dire di un libro che sa rubare l’anima?
Se:
– amate il Giappone di fine Ottocento? Questo libro fa per voi.
– cercate un dark fantasy sulla divinità della morte? Questo libro fa per voi.
– siete in cerca di un fantasy che affronti temi d’identità e ponga al centro i rapporti fraterni? Questo libro fa per voi.
Perché nessuno osi separare Ren da suo fratello. E viceversa. Qualsiasi cosa affronteranno, lo faranno sempre insieme.
“«Smettila di comportarti come se potessi lasciarti andare da qualche parte da sola.»”
“«Ovunque andremo, sarà insieme» continuò. «Non mi interessa se è dritto tra le braccia della Morte. Non lo farai da sola.»”
Ma di cosa parla “L’imperatrice delle anime?”
Metà mietitrice e metà shinigami, Ren Scarborough viene trattata da straniera in entrambe le sue terre…
“Per qualche ragione, nonostante il mio potere, ero ancora prigioniera. Non importava che la parola ‘straniera’ mi infastidisse meno di quanto avesse fatto anni prima, perché il risultato era lo stesso: nessuno mi rispettava. Non importava quanto fossi consapevole o sicura di me, non avevo voce in capitolo sulla mia identità.”
Preso il posto di Izanami nello Yomi, il regno dei morti, non è passato un singolo giorno senza che lei abbia pensato a suo fratello. Non un solo giorno senza che abbia sperato di rivederlo. Di tornare nel palazzo che adesso le appartiene e di sentire una guardia riferirle che Neven ha fatto ritorno dall’abisso in cui lei lo ha spedito. E questo per dieci lunghi anni.
Sono stati anni in cui Ren si è cibata senza sosta di anime. Perché era l’unico modo per diventare più forte. Si è macchiata di crimini, ha accettato il peso di questa sua decisione perché salvare suo fratello aveva la priorità. Ripotarlo indietro era l’unica cosa importante.
E se per farlo deve trasformarsi in un mostro, in un’assassina, ben venga.
“«Chi sei?» Ero il mostro di cui gli umani parlavano sottovoce di notte. Ero una shinigami, una mietitrice e un’assassina. Ero una dea che lui non avrebbe mai venerato perché non sapeva nemmeno della mia esistenza. Ed ero Ren, ma non volevo che un umano mi chiamasse così. Nessuno mi chiamava più così da dieci anni. Nessuno si azzardava. Ormai ero solo ‘Vostra altezza’.”
Ecco tuttavia che il suo piano subisce un arresto: i mietitori stanno sbarcando in Giappone, minacciano la sua terra e sono in cerca di lei.
Con una scrittura che mette a nudo gli orrori e descrive un mondo grigio e gelido, i sensi di colpa si accumulano e gli errori scorrono come sangue.
Kylie Lee Baker ci mostra una Ren senza cuore, crudele e spietata, più di com’era nel primo volume. Con il suo stile semplice e d’impatto, Ren si rafforza, diventa più potente ma rimane anche una ragazza devastata. Dietro alle sue parole, ho avvertito tutta la sofferenza e l’impotenza. Il dubbio di non essere abbastanza, la paura di rimanere sola, di non appartenere a nessun luogo.
Di non essere… niente.
E in questo viaggio tra divinità capricciose ed egoiste, l’unica cosa a cui Ren si aggrappa è Neven. Lui è la sua ancora e sarà al suo fianco per sempre. L’autrice marca questo legame, un legame difficile da trovare. Così forte e veritiero. Motivo per cui è l’amore fraterno ciò che ho amato di questa dilogia. Acceca e surclassa la componente romance, e non è una cosa facile da raccontare.
E’ chiaro che questo libro è piaciuto ad Aurora più di quanto sarebbe piaciuto a me. Voi avete letto questa saga?
