La verità delle cose negate di Ilaria Parlanti
Cari Books Lovers,
ditemi un po’, come procedono le vostre letture? Manca ormai un mese alla fine dell’anno, state rispettando la vostra TBR annuale? Siete riusciti ad arrivare al numero di libri letti o pensate di arrivarci entro fine anno? Io ho raggiunto il mio obbiettivo di 70 libro da qualche settimana ormai. Sono, credo a più di 80 libri letti quest’anno, è stato un bell’anno e menomale, perché adesso come sapete, da qualche settimana sono in blocco e non sto leggendo quasi nulla.
Oggi parliamo di un libro intitolato La verità delle cose negate di Ilaria Parlanti, una giovane autrice emergente che mi ha contattata mesi fa e sono stata molto felice di poter leggere e commentare il suo titolo edito da Arsenio Edizioni. La verità delle cose negate è un contemporaneo che non ha del romance – per chi se lo stesse chiedendo – ma ha tante verità.
Viene strutturato quasi come un memoire perché la nostra protagonista, la dottoressa Isabella Rossi, racconta la sua storia, i suoi ricordi su un luogo dove lei ha passato molto tempo, un grande ospedale dove lei ha passato le sue intere giornate, che adesso è stato chiuso. Con questa narrazione Isabella – e Ilaria che ha scritto il libro – ci fa entrare nella sua mente, vivere ciò che lei ha vissuto e vivere i suoi sentimenti sulla nostra pelle.
La notizia della chiusura di questo ospedale ha un particolare impatto su Isabella e allora lei decide di scrivere tutto ciò che ricorda sugli avvenimenti in quel luogo, le cose belle e le cose brutte. Da dieci anni ha deciso di trasferirsi negli stati uniti, a Boston, dalla Francia, pensando di farsi una nuova vita piena di felicità, senza mai pensare che uno dei luoghi a lei più cari avrebbe potuto non esistere più.
Faremo questo viaggio nel tunnel dei ricordi insieme ad Isabella è sarà emozionante perché proveremo tutto ciò che prova lei mentre decide di mettere certi aneddoti nero su bianco. La verità delle cose negate è un libro che vi consiglio non solo per la sua storia ma anche per la qualità con cui è stato scritto e ringrazio molto Ilaria per aver dato a me la possibilità di vivere questa esperienza attraverso soltanto delle pagine stampate.
Isabella, giovane e stimato medico vertebrale, ha sempre percepito la sua vita come squarciata a metà: i giorni a Parigi all’ospedale Saint Victor de Paul, e ciò che rimane. Sono trascorsi più di dieci anni da quando ha deciso di andarsene via dalla Francia e di partire per gli Stati Uniti, in particolare Boston, dove ha iniziato la sua carriera come chirurgo ortopedico infantile. Il suo passato la tormenta ogni giorno e detta tutte le sue scelte, prima fra tutte quella di diventare medico. Un pomeriggio Isabella viene a conoscenza di ciò che è accaduto: il Saint Victor è stato chiuso e non esiste più. A quel punto avverte l’esigenza di comprare un quaderno e, in un modo frenetico e convulso, inizia a ricordare ogni dettaglio del luogo che ha da sempre segnato la sua vita. In un lungo addio all’ospedale, ogni episodio emerge alla luce e Isabella intraprende un percorso tortuoso all’interno della propria mente, per perdonare e perdonarsi, per abbandonare l’ascia di guerra contro se stessa e imparare a lasciarsi andare.
