Credence di Penelope Douglas

Credence di Penelope Douglas

Credence di Penelope Douglas

Eh si Books Lovers,

sono tornata a parlarvi di Penelope Douglas con quello che probabilmente può essere definito il suo libro più pazzo. Con Credence, edito Newton Compton, la Douglas ha osato tantissimo sul fronte romantico, ma soprattutto sul fronte spicy perché si, Credence è molto spicy e, al contrario di quello che dicono molti lettori, a me è piaciuto, non tanto da diventare il nuovo preferito, ma tanto da guadagnarsi 4 stelle piene.

Sul fronte scrittura non ho molto da aggiungere rispetto alle altre volte che vi ho parlato di quest’autrice, anche qua ho trovato la storia di una scorrevolezza assurda, un libro can’t-put-it-down, quel libro dove un capitolo tira l’altro e tu vuoi solo leggere, leggere, leggere. Anche questo, come Corrupt, l’ho terminato in soli due giorni di lettura quasi non stop.

I capitoli hanno più punti di vista, quelli che prevalgono sono quelli di lei, Tiernan e occasionalmente abbiamo capitoli dal punto di vista di zio Jack e di Noah. Una sola volta abbiamo un capitolo particolare, narrato in terza persona al contrario della prima persona dell’interno libro e dovrebbe essere dal punto di vista di Kaleb, l’altro cugino.

Ma passiamo alla trama semplice e allo stesso tempo molto complicata e intricata perché, nonostante il fulcro delle storie della Douglas sia sempre il romance, la sottotrama ben strutturata non manca mai cosa da dare sempre un senso logico e un inizio e una fine veri alla storia che si sta leggendo. Poi, Credence è un autoconclusivo con un finale più che degno.

Tiernan proviene da una famiglia molto ricca, sua madre era una conosciutissima star del cinema. Una mattina Tiernan però si sveglia scoprendo una cosa bruttissima. I suoi genitori, insieme, si sono tolti la vita – il vero motivo di questo verrà scoperto dopo nella storia. Tiernan però non prova niente, perché sin da bambina è stata sempre ignorata dai suoi genitori, messa da parte. La sua vita è sempre stata regolata da stilisti e fotografi.

Le viene posta davanti una possibilità, andare a vivere, sul picco di una montagna, dove in inverno non c’è neanche linea, fino ai suoi diciotto anni. Le non ha ormai più niente che la lega a Los Angeles, anzi, staccare da quel posto pieno di haters potrebbe solo farle bene e quindi accetta di andare a vivere insieme ad uno zio che non ha mai incontrato prima in vita sua e i suoi due figli maschi in questo cottage lontano dalla civiltà.

Sarà difficile all’inizio ambientarsi, ma avere questa nuova vita/esperienza, aiuterà Tiernan a stare meglio e più di tutti l’aiuterà a scoprire un sentimento che prima d’ora non le era mai stato dimostrato, l’amore. In fondo, si è trasferita in una casa con 3 uomini che, per sei mesi l’anno, ogni anno, rimangono intrappolati sulla montagna, lontani dalla città più vicina, a causa della neve.

Tiernan deve imparare a vivere in questa nuova normalità, lontano dai social e dai lussi in cui è cresciuta, e i tre dovranno imparare a vivere con una donna in casa. Ho trovato questo libro molto osé, eppure allo stesso tempo mi è piaciuto molto perché la Douglas ha definito la personalità di Tiernan in un modo particolare in cui mi ci sono rivista molto perché la mia personalità è esattamente come quella, e questo include anche tutte le preoccupazioni, i pensieri e le opinioni di Tiernan.

Forse è proprio questo che mi ha fatto amare questo libro, l’essermi potuta immedesimare nella protagonista, e poi vabbè, la penna della Douglas è la penna della Douglas quindi non c’erano dubbi mi sarebbe piaciuto.

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Pubblicato da Me and Books

Mi chiamo Miriam e sono l'amministratore di Me and Books. Ho tante passioni, ma le più grandi sono la lettura e la scrittura, ed ho creato questo blog proprio per poter condividere le mie passioni. Penso che recensire un libro sia una cosa molto importante che richiede tempo e dedizione. A volte un lettore prima di scegliere un libro vuole sapere che quello che sta scegliendo è quello giusto, e le recensioni servono proprio per questo, per aiutare il lettore a scegliere. Ma questo è anche un modo per aiutare autore e case editrici a farsi conoscere. È anche per questo che pubblico gli articoli sia in italiano che in inglese, per non lasciare nessuno fuori. Vi chiedo di non esitare a pormi qualsiasi domanda sul mondo dell'editoria, spero solo di riuscire a fornire la risposta perfetta.