Bonded – repay the debt di Camilla Arcadi
Ciao Books Lovers,
bentornati. Come promesso ho una carrellata di recensioni per voi in questo mese. Devo parlarvi di tutte le mie letture di agosto 😉 Quindi oggi parliamo di Bonded – repay the debt di Camilla Arcadi, un autrice self che mi ha gentilmente proposto una collaborazione che io ho accettato con molto entusiasmo. Sono bastate la copertina e le card dei personaggi sul suo instagram per catturare la mia attenzione.
Bonded è un libro self published, primo di una trilogia fantasy che a mio parere è perfetto per i fan di acotar e il regno dei malvagi sia per ambientazione che anche per alcuni punti della storia che potrebbero ricordare i due libri precedentemente detti. Bonded è di per sé anche un libro abbasta breve che non conta neanche 300 pagine.
Un dettaglio che forse vi piacerà è che all’inizio di ogni capitolo si possono trovare alcune track che alla fine formano una playlist che potrebbe accompagnarvi per tutta la lettura del libro. Prima di entrare nei dettagli della recensione vi lascio la trama ufficiale. Sapete bene che quando i libri sono brevi preferisco evitare spoiler che, conoscendomi, finirei per farvi nel raccontare la storia a modo mio.
«SONO UNA VOLPE MOLTO ANNOIATA CHE ALLO SCADERE DELLA TUA LIBERTÀ È VENUTA A RECLAMARTI. PAURA, THERESA? DEVI RIPAGARE IL DEBITO.»
La libertà non è mai stata sua. Theresa Williams non I’ha mai conosciuta, ma l’ha sempre desiderata. Il suo animo ribelle non è semplice da domare, ed è costretta a vivere la sua vita con una maschera che non le appartiene. Rinchiusa nelle tenebre, delle visioni soprannaturali e un potere sconosciuto si intensificano fino al giorno del suo compleanno, al festival di San David.
A seguito di un evento spiacevole. Theresa sentirà le lancette dell’orologio rintoccare per segnare la fine. Ma di cosa? Del dolore o della libertà?
Una volpe le mostrerà la sua via d’uscita o l’ingresso per l’inferno?
Una casa o una prigione?
Un Debito da ripagare.
Un passato da scoprire.
Un legame da cui non può scappare.
Per l’eternità.
«LEGATI, THERESA, SIAMO LEGATI. BENVENUTA A CASA.»
Come possiamo anche capire dalla trama, Theresa non ha una vita facile. Sua madre prende ogni decisione al posto suo, le dice cosa fare, come vestirsi, con chi stare. Ma questa vita sta iniziando a stare stretta a Theresa e la bolla scoppia quando il suo fidanzato le fa la proposta di matrimonio, davanti a tutti, sotto consiglio di sua madre, quando a Theresa lui nemmeno piace veramente. Qualcuno però va, in un certo senso, in suo soccorso, la volpe, che la porta via, nel suo regno.
Il significato di va in suo soccorso in un certo senso, è che in realtà lui non la sta veramente aiutando grazie a un atto di carità, ma la sta rivendicando per farle estirpare un debito che verge sulla sua famiglia. Dopo che Syon porta Theresa nel suo regno, il regno dell’avarizia, la vita di lei cambia e molte cose succederanno durante la sua permanenza la.
Questo libro per me ha avuto molti alti e bassi e, a seguito di un confronto con l’autrice, mi dispiace di non aver colto alcuni messaggi particolari del libro che spiegavano anche la connessione immediata tra i due protagonisti, perché un elemento che appunto non mi è piaciuto durante la lettura è stata proprio questa connessione.
In fondo, Theresa è stata effettivamente rapita da Syon. Lei stessa appena capisce il vero motivo per cui è stata portata in quel regno, non vorrebbe rimanerci, ma poi, abbastanza in fretta, le cose cambiano tra i due. Poi, questo è comunque un mio gusto personale, nulla toglie che questo instalove possa essere apprezzato 🙂
La caratterizzazione dei personaggi mi è piaciuta, però un bel punto che ha portato in svantaggio la storia sono state le scene che secondo me potevano essere riviste meglio, arricchite di dettagli, allungate e rese più vivibile a 360 gradi. Un lettore vorrebbe potersi immergere nella storia e quando mancano alcuni elementi importanti è facile rendersi conto di star solo leggendo un libro e non starlo vivendo. Questo è solo il primo libro della trilogia, ma stando appunto parlando di un libro, a mio parere doveva essere più completo, per buttare delle fondamenta solide su cui costruire il resto. Bonded invece, in un certo senso, sembra un grande prologo che finisce in un modo che lascia desiderare il seguito solo per scoprire cosa verrà dopo.
Gli elementi interessanti ci sono. Syon è un personaggio interessante, tutto il regno di Synnit è interessante – regno di cui, all’interno del libro trovate anche una mappa – ma per me i lati negativi sono di quelli che non possono essere ignorati e di conseguenza non posso dare più di 3.5 stelle a questo libro. Io come sapete sono sempre molto sincera e spero che tutto verrà preso in modo costruttivo e comunque auguro all’autrice il meglio anche con i seguiti. Theresa e Syon e tutto il regno meritano un lieto fine.