Review Party – Il paese del buio di Melissa Albert
Buongiorno Books Lovers,
due anni fa Rizzoli ha portato in italia un libro che aveva colpito molti lettori sia negli states, che in italia stessa. Aveva colpito anche me, molto positivamente, per la sua originalità e la sua buona stranezza. Il libro in questione è Oltre il bosco di Melissa Albert, primo di una duologia, e solo qualche giorno fa Rizzoli ha finalmente portato in Italia il suo seguito, Il paese del buio. Un piccolo dettaglio che dovete sapere, se non avete letto questi libri, è che i titoli sono molto esplicativi di per sè.
Però, se non avete letto oltre il bosco, vi consiglio di non andare oltre con la lettura di questo articolo, perché parlando di un sequel, ci saranno spoiler sul primo libro.
Vi dirò, a primo impatto, vedendo la lunghezza alquanto breve di questo libro, sono stata un po’ dubbiosa su questo finale. Mi sono chiesta, come possono 260 pagine dare una degna conclusione ad una nuova avventura iniziata in questo sequel? Fino all’ultima pagina ho avuto questo dubbio, ero pronta a dire che il finale non aveva reso giustizia, ma in realtà le vicende si sono concluse abbastanza bene, abbastanza da non lasciare spazio a dubbi.
Avrete a questo punto capito che c’è una nuova avventura per Alice. Ormai sono tutti andati via dall’Oltremondo, non esiste più l’Oltremondo. Tutte le vecchie storie sono finite a New York, alla ricerca di un posto dove poter stare, consapevoli di non potersi mai sentire davvero a casa. Alice è tornata da sua madre, si è diplomata, ma ben presto i problemi ritornano. Perché qualcuno sta uccidendo le storie, questo qualcuno proverà a uccidere anche Alice.
Non sarà facile scoprire il colpevole. Nemmeno io sono riuscita ad intuirlo. E’ stato un vero mistero, ottimamente scritto, fino all’ultimo capitolo. Ma questa storia ha anche un altro particolare, il suo stile di scrittura, perché nel corso della storia avremo i capitoli dal punto di vista di Alice in prima persona. Da metà libro, occasionalmente ci saranno anche capitoli in terza persona dal punto di vista di Finch, ve lo ricordate Finch? Anche lui avrà una parte integrante e importante in questo volume. E poi, ancora, ritroveremo ben due storie, o favole, chiamatele come volete, all’interno del libro.
Anche questo, come il suo precedente, è un libro molto particolare. Non è facile categoralizzarlo, è un fantasy, ma sembra molto altro. E’ un libro riflessivo, con delle morali, come ogni buona storia ha. Racconta di un avventura di sopravvivenza, ma anche di un viaggio alla riscoperta della propria persona. Davvero un degno finale.
Un punto negativo? Perché diciamolo, niente è perfetto, neanche un libro per quanto possa sembrarlo. Il suo essere breve potrebbe essere un vantaggio perché leggibile in breve temppo, ma alcune vicende avrebbe prosperato di più con qualche parola in più, soprattutto il finale quando viene scoperto il colpevole delle morti. A dover comparare i due volumi, forse il primo in questo ultimo dettaglio si merita qualche punto in più.
