Perché il Re degli Elfi odiava le Storie di Holly Black
Ciao Books Lovers,
proprio quando pensavo che non avrei più letto di Cardan e Jude se non con una rilettura della trilogia The Folk of the Air, ecco che Holly Black ci da una nuova, ultima storia, su di loro, questa volta piena di illustrazioni. E grazie a Mondadori questa storia è stata tradotto e aspetta soltanto voi per essere letta.
Perché il Re degli Elfi odiava le storie dà una bellissima panoramica di quello che è stato il passato di Cardan, su come è arrivato nel castello di suo fratello Balekin, sul perché veniva maltrattato. Su come ha conosciuto Valerian, Locke e Nicasia. Su cosa pensava ogni volta che a lezione vedeva Jude e sua sorella.
Un modo per poter finalmente, anche se per poco, entrare nella sua testa e capire davvero cosa pensa di certe cose, e scoprire quanto, e da quanto, i suoi pensieri siano verso Jude e nessun altro. Il tutto coronato da illustrazioni colorate e mozzafiato che colgono al 100% il senso della storia.
Questo volume è molto breve, ma la connessione delle storie dimostra ancora una volta la maestria di Holly Black nel creare storie. Non per niente lei è definita la Regina delle storie sulle Fate, The Fairy Queen. Il collegamento vero e proprio sta nella prima e nell’ultima storia.
Cardan e Jude si trovano nel mondo dei mortali perché devono portare a termini un ultima missione per il vecchio datore di lavoro di Jude. Le storie intermedie avranno più senso quando, nell’ultima storia, verrà rivelato il villain che deve essere sconfitto, un personaggio che Cardan, nel suo passato, aveva incontrato varie volte.
Vorrei potervi lasciare alcune immagini delle tavole, soprattutto quelle che raffigurano Cardan, sono stupende – che è dire poco – ma purtroppo non ho ancora la mia copia cartacea. Vi lascio però alcune frasi stupende tratte dal libro. Se però non avete letto la trilogia principale queste frasi potrebbero fare spoiler, quindi non leggete se non volete scoprire cose che dovreste scoprire leggendo Il principe Crudele.
“Jude” pensò Cardan, detestando persino la forma di quel nome. Jude.
Lei avrebbe dovuto essere una nullità. Insignificante. Non importante. Non doveva essere importante per lui. Eppure ogni notte il pensiero di Jude lo tormentava.
Lui le passa le dita sulle labbra, sulla pelle vellutata della guancia, si sofferma su una lentiggine e indugia su una piccola cicatrice, una striscia sottile di pelle più chiara lasciata da qualche lama.
Spero queste frasi possano convincervi a dare una chance a questo volume di sole 170 pagine, con molte illustrazioni, scorrevole e leggero. Io ho amato questo volume.