Review Tour – Il regno corrotto di Leigh Bardugo
Ciaooo Books Lovers,
bentornati sul blog. Come vi avevo accennato lunedì oggi, grazie al Review Tour che è stato organizzato – vi consiglio di dare un occhiata al calendario – oggi vi porto la recensione de Il regno corrotto di Leigh Bardugo, seguito di Sei di corvi, e colgo anche quest’occasione per dirvi che la Mondadori ha acquistato i diritti del nuovo libro della Bardugo, The Ninth House, e presto verrà pubblicato anche in Italia.
Ho finito oggi di leggere il libro e il mio cervello è andato un po’ in tilt, quindi mi scuso in anticipo se userò alcuni termini in inglese, ma al momento non saprei dare una traduzione sensata a certi pensieri.
Questo libro è a dir poco Mind-blowing. Ancora non mi capacito come Leigh e altri autori siano in grado di creare storie in grado di creare a loro volta – scusate per il gioco di parole – assuefazione. Io non riuscivo a staccarmi più dal libro. Quando ho iniziato a leggerlo avevo la paura di non completarlo per tempo perché ero a Sorrento, ma una volta iniziato e dopo essere rientrata nel meccanismo della narrazione non riuscivo a staccarmi.
I capitoli dai diversi punti di vista sono ben fatti ed esprimono appieno i pensieri e le personalità dei personaggi. Ma ciò che davvero fa innamorare il lettore, forse anche più del primo volume, è la strategia, il modo di pensare da stratega di ogni personaggi, e il fatto che sembra – quasi come ne La casa di carta – che Kaz e gli altri sappiano cosa stia per succedere prima che accada, hanno già tutto pianificato, e vi dico ancora un altra cosa, alla prima difficoltà inaspettata loro hanno già pianificato una soluzione.
Ogni personaggio è diverso dal altro, ma forse è proprio questo che rende questo gruppo di criminali così perfetti insieme. Ognuno pensa in modo diverso, agisce in modo diverso, così da completarsi a vicenda ed affrontare ogni difficoltà e pericolo senza esitazione.
Iniziando a leggere vi troverete a pensare, dopo circa 70-80 pagine, “ma se già stanno per salvare Inej, cosa succederà nel resto del libro?” Non fatevi questa domanda, perché appena la situazione sembra acquetarsi l’autrice ha già pensato ad una soluzione, ma alla fine questo è quasi il suo marchio di fabbrica, farci pensare che sia tutto finito e tirare fuori sfide ancora più difficili e pericolose.
E forse, e dico forse, riuscirete a tirare un sospiro di sollievo alla fine. Lo scoprirete solo leggendo…
P.S. alla fine ho usato solo una parola in inglese XD
Jesper non smetteva un attimo di tamburellare le dita sulle cosce. «Qualcuno ha per caso notato che l’intera città ci cerca, ce l’ha con noi o vuole farci fuori?» «E allora?» disse Kaz. «Be’, di solito è solo metà della città.» Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa. Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l’abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi. E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all’abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias. Una guerra che per loro significa una possibilità di vendetta e redenzione e che sarà decisiva per il destino del mondo Grisha.
