Review Party – Sei di Corvi di Leigh Bardugo
Cari Books Lovers,
benvenuti in un altro Review Party. Questo mese è stato caratterizzato da così tante uscite stupende, tutte meritose di avere il loro evento, e quindi eccoci ancora qui…
Oggi vi parlo di Sei di Corvi di Leigh Bardugo, che grazie a Mondadori è finalmente approdato anche qui in Italia.
Ho già avuto l’occasione di leggere questo libro un paio di anni fa in lingua originale, ma non avendo scritto una recensione la prima volta, quando ho visto che stava per uscire in Italiano non potevo farmelo scappare, era arrivato il momento perfetto per una rilettura, e quindi eccovi qui finalmente la recensione; meglio tardi che mai…
Se volete leggere un libro della Bardugo, ma non sapete quale, io vi consiglio di iniziare da questo. Almeno io ho iniziato da questo. Prima di sei di corvi non avevo mai letto niente dell’autrice, e si, forse starete pensando che questo è ambientato nello stesso mondo della sua trilogia precedente, ma non fa niente perché sono due storie completamente diverse che possono essere lette separatamente. Che rimanga un segreto, io ancora non ho letto quella trilogia 🙁
Comunque, in questo libro, ve lo dico, troverete le prime 40 pagine un po’ lentine, vi dico la verità, ma vi dico anche di non scoraggiarvi e proseguire oltre o ve ne pentirete perché questa storia ha davvero un worldbuilding che va oltre ogni immaginazione, e i personaggi sono uno più bello e misterioso dell’altro, anche se non tanti. Ma la parte più bella è che hanno i loro capitoli, quindi ogni capitolo è dal punto di vista di un personaggio diverso…
E poi c’è il fatto che sono criminali, quindi non sarà la solita storia con gli eroi che risolvono il problema, perché Kaz, Inej, Nina e gli altri vi faranno vedere una faccia diversa delle storie che vengono sempre raccontate. Sei di Corvi e un libro da non perdere, e sono contentissima di non dover aspettare molto per il seguito che devo ancora leggere e arriverà, sempre grazie alla Mondadori, a novembre.
A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c’è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città, un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età, tutti hanno imparato a temere e rispettare.
