Review Party – Poster Girl di Veronica Roth
Ciao Books Lovers,
come state? Questo tempo è impossibile da capire, un giorno fa caldo da estate, il giorno dopo fa freddo da autunno, come si può andare avanti così? Ormai i mesi sono tutti sfasati. Il mese pazzerello sarebbe dovuto essere marzo invece marzo è stato normale e Aprile adesso sta dando i numeri, chissà quando la smetterà e si stabilizzerà.
Intanto io vi parlo di una delle nuove uscite targate Mondadori, un libro di quella che ormai è secondo me la regina del distopico. In un certo senso, da un punto di vista, è Veronica Roth che negli stati uniti porta avanti lo young adult, che attira milioni di lettori, ad un genere particolare, il distopico e stavolta ha scritto quello che secondo me è il distopico più puro che sia mai uscito dalla sua penna.
Poster Girl è il suo nuovo libro che parla di Sonya che, a causa della società in cui vive ha sempre dovuto seguire un codice preciso ma molto rigido che spesso sta stretto addosso per le sue regole, questo a causa della supremazia della Delegazione. Ciò finché non è arrivata la rivolta che ha spodestato la delegazione per creare un nuovo governo.
La sorte più brutta l’anno avuta i membri della delegazioni, inclusa Sonya. Sono tutti stati rinchiusi in una prigione da cui probabilmente non usciranno mai più per le regole che hanno imposto e per come hanno fatto andare alla deriva la società. L’Apertura, cioè la prigione, non è un bel luogo dove passare il resto della propria vita, dove tutti i cittadini vedranno certa gente, per sempre, come delle brutte persone.
L’unica a cui viene data una possibilità di redenzione è proprio Sonya. Potrebbe avere la possibilità di uscire dalla prigione, se solo riuscirà a trovare una ragazzina sottratta alla propria famiglia. La difficoltà per Sonya sarà quella di muoversi in un mondo nuovo, diverso da quello che lei ha lasciato, diverso da quello che era stato costruito dalla Delegazione e nel percorso tirerà fuori segreti del passato che mai avrebbe voluto sapere.
In termini di scrittura e di storia, non credo ci sarà mai niente di tanto emozionante e strutturato come lo era stato Divergent. Ho letto molti libri della Roth dopo quella sua prima trilogia e devo essere sincera, niente mi ha mai emozionato come quello. Poster Girl non è affatto male come libro, ma di nuovo, neanche questo prende il posto di Divergent. Ci sono stati degli alti e dei bassi in questa lettura, però c’è una cosa da dire, i dettagli, il mondo costruito, con le sue imperfezioni, i problemi, le grandi caratteristiche dei distopici, sono tutte là perché se c’è una cosa che la Roth sa fare bene è proprio costruire le sue città.
Di per sé il libro è fatto molto bene, mi sono piaciute molte cose. Lo avrei voluto più scorrevole e coinvolgente ma non si può avere tutto dalla vita. Non ho letto nessuna notizia ufficiale ma comunque credo questo sia un autoconclusivo. Insomma, tirando le somme finali, Poster Girl è una lettura interessante, non magnifica, ma di certo si merita un posto in libreria e soprattutto tra le vostre letture del 2023. Per me sono 3.5 stelle che davvero per pochissimo non arrivano a 4.