Review Party – La legge dei lupi di Leigh Bardugo
Ciao Books Lovers,
come procedono le vostre letture di aprile? Ormai il mese è quasi giunto al termine. Io fino ad oggi, in questo mese, ho letto sei libri e spero di riuscire ad aggiungere almeno un altro alla lista. L’ultimo letto è stato appunto La legge dei lupi, seguito de Il re delle cicatrici di Leigh Bardugo edito Mondadori.
Direi di entrare subito nel vivo della recensione. La legge dei lupi esce proprio oggi in tutte le librerie italiane. Sul primo libro avevo sorvolato i commenti che per anni ho sentito su questa duologia. Commenti negativi, dove dei lettori dicevano che la storia non rispettava le aspettative e gli anni di attesa per sapere di più su cosa sarebbe successo a Nikolai e Nina e Zoya.
Il primo libro, Il re delle cicatrici, nonostante i suoi punti deboli mi era piaciuto perché mi ha fatto tornare nel mondo del grishaverse, mi ha fatto ri incontrare vecchi personaggi che mi erano piaciuti molto e soprattutto mi ha dato la possibilità di poter leggere la storia della tenace e forte Nina dopo le tragedie successe.
Il re delle cicatrici è stato il primo libro che ha messo in atto ciò che hanno messo in atto nella serie tv, ha unito sei di corvi con tenebre e ossa, probabilmente questo è stato ciò che me lo ha fatto piacere di più perché era allo stesso tempo una storia nuova e non.
Con La legge dei lupi però la cosa è stata diversa, mi sono spesso trovata a concordare con i commenti che ho sentito negli anni. C’è stato un leggero calo di qualità a mio parere. La storia rimane sempre forte, interessante, ma la scrittura è lenta, descrittiva, noiosa.
Incontrare libri che ti annoiano non è il meglio quando hai altre letture che devi terminare entro una data specifica. La situazione è totalmente differenze se puoi prenderti mesi per finire un libro, ma conoscendomi, dopo massimo due settimane senza progressi, finirei comunque per abbandonare la lettura. Purtroppo La legge dei lupi, ma soprattutto la Bardugo, questa volta non è stata all’altezza delle mie aspettative.
Nina in questo libro è quella che in un senso ha sulle spalle il compito più importante. Ravka è quasi sul fronte di guerra perché la popolazione è spaccata a metà, Nina sta cercando con tutte le sue forze di provare che i Grisha non sono una razza da dover sterminare, ma sono innocui con il giusto addestramento. Nikolai e Zoya invece hanno il compito di salvare Ravka perché il regno è talmente sommerso dai debiti che un invasione per il potere non è da escludere, quindi si ritrovano a dover fare affari con un vecchio nemico, rischiando davvero tutto.
Nella recensione del primo libro non vi avevo dato questo dettaglio, è comunque una cosa che succede proprio nell’ultima frase dell’ultima pagina. Ma l’Oscuro è tornato, e questa cosa mi ha lasciata non poco perplessa, non ho capito perché la Bardugo – per carità da un punto di vista ne sono stata contenta perché è sempre stato il mio personaggio preferito – abbia dovuto riportare in ballo questo vecchio nemico invece di creare una storia totalmente nuova e originale.
Ci sono alcune cose che tutt’oggi mi lasciano leggermente perplessa. Scelte di narrazione, di storie, si intende. Ciò che mi è piaciuto di più è stato poter avere, nella seconda parte del libro, dei capitoli dal punto di vista dell’Oscuro in aggiunta a tutti gli altri.
Forse la sua presenza è ciò che mi ha fatto godere leggermente di più la storia anche se tutt’ora credo che Leigh Bardugo avrebbe potuto scegliere una strada diversa per questo libro e avrebbe comunque avuto successo, forse più successo di quanto ne ha avuto con l’effettiva storia de La legge dei lupi. Non sono voluta entrare molto nella trama perché è un secondo volume e di spoiler ve ne ho già fatti nella recensione del primo.
