Review Party – Il regno di rame di S. A. Chakraborty
Buongiorno Books Lovers,
long time no see, ah? Lo so che nell’ultimo post avevo promesso più presenza sul blog, a quanto pare ho mentito XD Tra tutti gli impegni che prima mi impedivano di scrivere regolarmente si è messo di mezzo anche il blocco del lettore. Come potete vedere dal titolo la recensione di oggi è su Il regno di rame, il seguito di Città di ottone di S. A. Chakraborty, sono riuscita a completarlo per il rotto della cuffia ma sfortunatamente non sono riuscita ad apprezzarlo al meglio.
Do la colpa al blocco del lettore ovviamente, perché la storia è iniziata a diventare ancora più interessante in il regno di rame. Tutto è iniziato ad aumentare di livello, dalle strategia politiche a cui Nahri è costretta a partecipare, alla situazione in cui si trova Dara, alla situazione ancora più pericolosa e delicata in cui si trova Ali, esiliato dal suo regno, costretto a vagare per il deserto senza un posto dove andare.
Di sicuro appena supero questo blocco darò una rilettura a questo volume, preparandomi per il seguito che spero esca presto, anche perché sono sicura che già tra qualche giorno non ricorderò più nulla di questa storia, come succede sempre quando si legge un libro senza averne voglia. Tutto sommato la storia, come c’era da aspettarsi mi è piaciuta molto, anche se in un mese questo, e il quinto volume di Vampire Academy sono stati gli unici due volumi che sono riuscita a completare.
Direi che questo non è il caso di scrivere la trama da me come al solito, come avrete capito i dettagli non sono molto vividi nella mia mente, pero vi lascio la trama, cercando anche di non fare spoiler su ciò che è successo nel primo volume. Vi confido che la cosa sulla quale ero più curiosa era proprio leggere come sarebbe stata la relazione tra Nahri e il fratello maggiore di Ali dopo il loro matrimonio e ovviamente dopo la scomparsa di Dara dalla scena.
Probabilmente quelli sono stati tra i pochi momenti, le poche scene, che mi anno aiutato a completare la lettura anche se non ne avevo voglia. Spero di riuscire presto a tornare con i miei vecchi ritmi di lettura perché ho un bel po’ di letture da recuperare, ma quelle che mi stanno attirando più di tutte sono quelle vecchie saghe che non ho mai completato come appunto Vampire Academy della quale ho ora in lettura l’ultimo volume, le trilogie della Armentrout, i seguito sul mondo di Percy Jackson di Rick Riordan e un sacco di storie così.
A questo punto però so di aver parlato più di altro che de Il regno di Rame, quindi aggiungo qualche altro dettaglio prima di darvi la trama. La scrittura di Chakraborty è molto dettagliata e sì, anche scorrevole, e ogni volta che ci sono dei colpi di scena o dettagli rilevanti all’intera storia sono scritti talmente bene che raramente si fanno capire prima del tempo. Alcune cose si riescono a dedurre, ma ci sono quei dettagli più importanti che rimangono celati fino alla fine creando la giusta suspense. Come valutazione, per il momento do’ 3.5 stelle ma sono sicura riuscirò ad aumentare la valutazione una volta riletto.
La vita di Nahri è cambiata per sempre nel momento in cui ha accidentalmente evocato Dara, un misterioso jinn. Fuggita dalla sua casa al Cairo, si è ritrovata nell’abbagliante corte reale di Daevabad, immersa nelle cupe conseguenze di una battaglia devastante, e lì ha scoperto di aver bisogno di tutto il suo istinto truffaldino per sopravvivere. Anche se accetta il suo ruolo ereditario, sa di essere intrappolata in una gabbia dorata, controllata da un sovrano che governa dal trono che una volta apparteneva alla sua famiglia: basterà un passo falso per far condannare la sua tribù. Nel frattempo, Ali è stato esiliato per aver osato sfidare suo padre. Braccato dagli assassini, è costretto a fare affidamento sui poteri spaventosi che gli hanno donato i marid. Così facendo, però, minaccia di portare alla luce un terribile segreto che la sua famiglia ha tenuto nascosto a lungo. Intanto, nel desolato nord, si sta sviluppando una minaccia invisibile. È una forza capace di portare una tempesta di fuoco proprio alle porte della città. Un potere che richiede l’intervento di un guerriero combattuto tra un feroce dovere a cui non potrà mai sottrarsi e una pace che teme di non meritare mai.
