Review party – Il priorato dell’albero delle arance di Samantha Shannon
Ciao Books Lovers,
sono sicurissima che avete sentito o perlomeno avete visto in giro questo mastodontico libro arancione con un altrettanto mastodontico drago in copertina che era già sulla bocca di tutti molto prima della sua uscita. Grazie a Oscar Vault è arrivato anche in italia il 30 Novembre Il priorato dell’albero delle arance di Samantha Shannon, primo libro autoconclusivo dell’autrice che ha fatto scalpore in tutto il mondo.
Se lo avete visto nelle librerie avrete notato la sua grandezza, come vi accennavo prima. Ebbene sì, questo libro si compone di 816 pagine piene di tutto ciò ci si potrebbe aspettare da un fantasy: avventura, amore, creature mitologiche, rivalità e molto altro, il tutto coronato da un worldbuilding degno di dei migliori scrittori di fantasy.
La cosa che vi colpirà di più sarà che, nonostante la divisione dei capitoli in base ai punti cardinale e di conseguenza in base al luogo geografico in cui ci troviamo nella storia, e la moltitudine dei personaggi, tutta la storia, fino ai più piccoli dettagli si amalgama senza mai stonare. L’autrice ha curato la storia in tutto e per tutto, alla fine non potrete dire di avere dei dubbi, perché viene tutto chiarito, ed è quasi impossibile perdersi pezzi. C’è però anche da dire che non è una lettura facile che può essere fatta tutta d’un fiato, si prende il suo tempo senza mai stancare il lettore o annoiare. Richiede solo più tempo del normale per essere completata ed essere compresa a pieno.
Ritornando ai personaggi, come vi accennavo, ce ne sono tanti, ognuno diverso dall’altro e ogni con delle personalità marcate che spiccano nella loro interezza. I più importanti sono Tanè che è anche colei che fa iniziare questa storia. Il suo sogno è questo di diventare una Miduchi, un cavaliere di draghi. Sempre nell’occidente c’è Niclays Roos, un’alchimista che da tempo cerca la formula per l’elisi di lunga vita. Poi abbiamo Ead, ad oriente. Nessuno conosce la sua vera identità, il suo compito è quello di proteggere la regina Sabran. E sempre qui abbiamo Loth. Lui è stato esiliato dal castello solo perché troppo vicino alla regina e secondo i consiglieri di quest’ultima intralciava i possibili pretendenti.
I capitoli, in terza persona, saranno dai punti di vista di questi quattro personaggi, che però si sposteranno in giro, a volte anche scambiandosi i punti cardinali, se capite cosa intendo. Per tutti i personaggi comunque l’autrice alla fine del libro ha aggiunto una lista per facilitarci la lettura senza perderci nessuno nell’avventura. Ma come avete visto la maggior parte sono donne, e sono le donne che piacciono a me, quelle forti, che pensano con la loro testa, agiscono e non passano tutto il tempo a piagnucolare e prendere decisioni stupide.
Ma sono costretta a fermarmi qui perché se c’è una cosa da evitare a tutti i costi su questo libro sono gli spoiler, se comunque volete maggiori info vi basta andare sul profilo IG della Oscar Vault per trovare di tutto, anche i primi capitoli.
La casata di Berethnet ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un’erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell’ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c’è però Ead Duryan: non appartiene all’ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l’adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys. Al di là dell’Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.
