Review Party – Hide di Kiersten White

Review Party – Hide di Kiersten White

Review Party - Hide di Kiersten White

Ciao Books Lovers,

non credo di aver mai pubblicato una recensione così tardi, ma ci credete che oggi dal parrucchiere ci ho messo 5 ore per un taglio di capelli. 5 ORE. Uscita da lì era come se non vedessi la luce del sole da una vita. C’erano così tante persone, sembrava come se avessero chiuso tutti i parrucchieri del mondo e questa fosse l’ultima risorsa sulla terra e dovete pensare che là dentro ci lavorano come minimo 8 persone. Non credo questi siano orari standard, io comunque non ho mai dovuto attendere tanto per fare solo un taglio, adesso però mi ritrovo alle 7 di sera a scrivere la recensione di Hide di Kiersten White che Mondadori ha deciso di portare in italia.

Kiersten White è un autrice abbastanza conosciuta, ha scritto la trilogia di And i darken, che era stata tradotta in italia, ha scritto L’oscura discesa di Elizabeth Frankestein, the Guinevere deception, ancora inedito in italia e Hide, il nostro oggetto di oggi.

Hide come libro ha molte potenzialità. Ha i suoi alti e i suoi bassi. Tra i pro abbiamo che è uno standalone, è un retelling, ed è molto scorrevole. Tra i contro ha però che ha un finale aperto, lascia alcune cose al caso durante la storia che secondo me avrebbero necessitato di più dettagli e di una chiusura e ha la mia più grande debolezza, i tanti personaggi introdotti tutti insieme.

La vera protagonista è una sola, ma i protagonisti sono ben 14, di cui due hanno lo stesso nome e tutti e 14 vengono introdotti nello stesso capitolo, nella stessa scena. Secondo me Hide era partito nel migliore dei modi. Ho divorato i primi capitoli, mi stava affascinando e appassionando. E’ stato quasi un po’ come se, invece di un gioco all’ultimo sangue, gli Hunger Games fossero stati una caccia al tesoro. In Hide i personaggi parteciperanno a un gioco di nascondino in un vecchio parco giochi abbandonato.

Il premio sarà una grossa somma in denaro, ogni giorno verranno eliminati due giocatori e vincerà l’ultimo rimanente. Inoltre i giocatori possono avere la possibilità di ricevere dei bonus se a fine giornata sono in grado di portare al loro supervisore Linda un libricino di cui nessuno sa la vera ubicazione all’interno del parco. Fin qui sembra tutto normale, ma ciò che nessuno sa è il vero motivo per cui questo gioco viene fatto e non è per far divertire delle persone e fargli vincere dei soldi.

All’interno di questo parco c’è un mostro, un mostro che ogni giorno ha bisogno di nutrirsi e quindi uccide i giocatori che più si avvicinano alla sua tana. Poco distante da questo parco c’è un villaggio in cui tutti gli abitanti sono a conoscenza di questo segreto e da anni si sono presi il compito di dar da mangiare al mostro così che quello sarebbe rimasto nella sua tana e non avrebbe dato la caccia a tutti loro.

Il vero lato negativo di questo libro sono state le troppe scene di monotonia e i troppi pochi dettagli sul mostro. La storia ha girato intorno ai personaggi che giocavano a nascondino e poi, in una seconda parte, a delle memorie che spiegavano l’origine del mostro. Da metà libro in poi è stata una fatica riuscire a finiro e gioirne, soprattutto per come poi è finito, in modo molto banale a mio parere.

Però a questo libro ho deciso di dare 3.5 stelle per un semplice motivo. Io ad inizio lettura non avevo idea questo fosse un retelling, o meglio, lo avevo letto ma successivamente avevo rimosso questa informazione dalla mia mente. Quando poi però ho scoperto fosse un retelling de Il labirinto del Minotauro. Da qua la storia ha preso molto più senso perché ho finalmente capito del perché del parco abbandonato e del mostro che prima non avevano assunto molta rilevanza. Se poi aggiungiamo ciò che ha scritto l’autrice nei ringraziamenti, che ha scritto questa storia per esternare i suoi sentimenti, allora Hide e il suo concetto ci stanno tutti.

Probabilmente se avessi letto tutto il libro con queste informazioni in mente lo avrei apprezzato molto di più. La scrittura è rimasta scorrevole fino alla fine, ciò che a fatto faticare me è stato il poco senso della storia da un certo punto in poi che però viene riacquistato con queste info a mente. Chiudo la recensione con dandovi un ultima informazione, questo libro dispone di una mappa, ma questa mappa secondo me serve più per estetica del libro che per vera utilità visto che raramente nel libro si dice l’ubicazione dei personaggi in un dato momento.

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Pubblicato da Me and Books

Mi chiamo Miriam e sono l'amministratore di Me and Books. Ho tante passioni, ma le più grandi sono la lettura e la scrittura, ed ho creato questo blog proprio per poter condividere le mie passioni. Penso che recensire un libro sia una cosa molto importante che richiede tempo e dedizione. A volte un lettore prima di scegliere un libro vuole sapere che quello che sta scegliendo è quello giusto, e le recensioni servono proprio per questo, per aiutare il lettore a scegliere. Ma questo è anche un modo per aiutare autore e case editrici a farsi conoscere. È anche per questo che pubblico gli articoli sia in italiano che in inglese, per non lasciare nessuno fuori. Vi chiedo di non esitare a pormi qualsiasi domanda sul mondo dell'editoria, spero solo di riuscire a fornire la risposta perfetta.