Review Party – Harrow la nona di Tamsyn Muir
Buongiorno Books Lovers,
il post di oggi girerà intorno a Harrow la nona, sequel di Gideon la nona, scitto da Tamsyn Muir e edito qui in italia da Oscar Mondadori. Harrow è uscito martedì scorso, e come al solito a fine post vi lascio i link in caso vogliate passare da Amazon a dare un occhiata alla trama ufficiale, o anche acquistare 🙂
Harrow la nona in termini di narrazione è molto diverso da Gideon la nona, tempo di narrazione differente, metodo di narrazione differente – lascia il lettore confuso dalla scena non poche volte – e la vasta aggiunta al Worldbuilding può avere lati positivi e negativi, troppi dettagli sono difficili da ricordare, soprattutto in un libro così grande. Se dovessi scegliere, ho preferito nettamente Gideon. Ora io non so se l’autrice scriverà ancora un altro libro, spero di si, viste tutte le domande lasciate da Harrow, ma vedendo la netta differenza tra questi primi due non riesco a immaginare cosa potrebbe uscirne da un terzo.
Alla fine di Gideon la nona Harrow diventa Littrice, ruolo di cui si è molto parlato anche nel primo volume. Si allea con Ianthe, che sappiamo essere un rivale in realtà. Harrow però non è la stessa che ricordiamo, si è “imposta” di dimenticare Gideon, e si è lasciata lei stessa alcune lettere che però non riesce a riccordare, e di conseguenza non ricorda neanche il motivo per cui le ha scritte.
Harrow si è imposta di dimenticare molte cose, e ora non è in grado di usare al meglio le sue capacità, questo handicap potrebbe portaerla alla morte in mezzo a molte persone a cui non sta molto simpatica. Tutto ciò che può fare è delle ipotesi, in una narrativa che si divide tra passato e presente. E come vi dicevo prima a fine libro saranno più le domande che le risposte.
Dopo aver letto Gideon, e averlo amato, le aspettative per questo sequel erano altissime, non c’è da nascondere questo dettaglio. Forse proprio per questo, per me, è stato un po’ una delusione. Mi sarei aspettata di più. Più cura nella narrazione, migliori scelte, e non la storia confusionaria che mi sono ritrovata alla fine. In alcuni punti ho quasi trovato delle eguaglianze con Gideon – nel senso che alcune scene, anche se non nello stesso luogo e con lo stesso scopo, avevano le stesse dinamiche.
Harrow non è uno di quei libri che rileggerei. Non saprei neanche che altro aggiungere a questa recensione che ahimé è abbastanza corta. Se scrivessi altro finirei per evidenziare altri lati negativi, ma non fatevi ingannare perché di per me potrebbe anche essere stata una bella storia se non avesse avuto questi dettagli negativi a suo svantaggio. Amo il fatto che sia un Sci-fi così ben strutturato, ben immaginato e creato. Il worldbuilding, a parte le aggiunte che ad un certo punto fanno dimenticare quelle vecchie, è stupendo. Per questo do 3.5 stelle a Harrow la nona. Fatemi sapere, se lo avete letto, se la pensate diveramente da me 🙂
