Review Party – Figli di Virtù e Vendetta di Tomi Adeyemi
Cari Books Lovers,
oggi è giorno di grandi pubblicazioni perché insieme all’uscita di Stars 2 di Anna Todd per Sperling & Kupfer esce anche Figli di virtù e vendetta di Tomi Adeyemi per Rizzoli, seguito del tanto amato Figli di sangue e ossa.
Il periodo di questa uscita, anche se solo in Italia, non poteva essere più azzeccata. Sono sicura avrete sentito del movimento Black Lives Matters, e le proteste che stanno avendo luogo in tutto il mondo, perché si, come ho sentito molti dire tutte le vite contano ed è assolutamente vero, ma le persone di colore non sono persone come noi? Non hanno una vita? Quindi anche la loro vita conta, ma come è sempre stato, per il colore della loro pelle, sono sempre stati considerati inferiori. Per chi non lo sapesse Figli di sangue e ossa ha come protagonisti persone di colore, africani, che lottano, seppur in un mondo fantasy, si salvare il loro popolo e il loro paese. E come questo libro anche molti altri titoli di impatto come Good Luck Girls in uscita sempre per Rizzoli il 16 Giugno. Non giudichiamo il colore della pelle, ma le qualità di una persona. Detto questo passiamo alla recensione. (Lo sapete che ogni tanti mi piace usare le recensioni per esprimere la mia opinione sui temi che mi stanno a cuore.)
Voglio essere sincera, quando ho cominciato la lettura di questo libro l’ho fatto pur ricordando molto del volume precedente. Non so se è mai capitato anche a voi di leggere un libro, che vi è anche piaciuto molto, ma poi ugualmente non ricordare molti dettagli della storia. Questo è ciò che è successo a me, ma non è stato un problema per molto perché più pagine leggevo di questo nuovo volume e più la storia di Figli di sangue e ossa riaffiorava nella mia memoria vivida come se lo avessi letto solo ieri.
E’ stato bello poter finalmente dare un seguito a Figli di Sangue e Ossa. Figli di Virtù e Vendetta è molto più corto del primo volume, am ugualmente ricco di contenuti. Già dall’inizio si rientra nel vivo della storia, o meglio della guerra. La magia è tornata grazie a Zelie e Amari, ma per alcuni questo è un bene mentre per altri no.
In questo volume ho visto un piccolo cambiamento nella personalità di Zelie, nelle prime pagine il suo personaggio mi ha irritato molto come invece non era successo nel volume precedente, ma per la fine il mio sentimento verso di lei è ritornato come una volta.
Come sempre mi piace il modo in cui la Adeyemi interpreta con capitoli propri i diversi punti di vista dei personaggi in prima persona creando una netta distinzione tra le loro personalità senza mai confondere il lettore. Anche se capita di perdersi il nome del narratore a inizio capitolo lo si potrà capire dal suo narrare.
E di certo devo nominare la sua maestria nell’intrecciare le varie storie, e riallacciare alla perfezione storia e personaggi con gli avvenimenti del volume precedente. E non immaginerete mai cosa succederà in questo volume, l’unico modo per scoprirlo sarà leggerlo. Vi lascio la trama per evitare di fare spoiler se non avete letto il primo volume, comunque sono sicura non vorrete perdervi la storia di Tzain, Zelie, Amari, Roen, Inan e molti altri personaggi. (Ops, forse non dovevo fare un certo nome, ma lo scoprirete ugualmente leggendo!)
Dopo aver combattuto contro l’impossibile, Zélie e Amari sono finalmente riuscite a far rivivere la magia a Orïsha. Ma il rituale per risvegliarla si è rivelato più forte di quanto avrebbero potuto immaginare, e ha riportato alla luce non solo i poteri dei maji, ma anche quelli dei nobili che avevano della magia nel loro sangue.
Ora Zélie deve lottare per unire i maji in una terra dove il nemico è potente quanto loro.
Quando reali ed esercito stringono una mortale alleanza, Zélie deve tornare a combattere per assicurare ad Amari il trono e per proteggere i nuovi maji dall’ira della monarchia.
Ma con la minaccia di una guerra civile all’orizzonte, Zélie si trova a un punto critico: dovrà trovare un modo per riunire il regno oppure lasciare che Orïsha venga distrutta da se stessa.
