Review Party – Ebonwilde di Crystal Smith
Buongiorno Books Lovers,
anche la trilogia iniziata con Fiore di sangue di Crystal Smith è giunta al termine. Mondadori ci ha portato l’intera trilogia, con le copertine originali e edizioni stupende, ma purtroppo tutte le cose belle prima o poi giungono al termine e anche questa è terminata con Ebonwilde.
Se non avete letto il primo libro vi consiglio, invece di leggere questa breve recensione, di recuperare quella fatta del primo volume. E parlando di primo volume, tirando le somme alla fine della trilogia, è quello che rimane il mio preferito tra tutti. Il secondo è stato molto breve, il terzo è stato molto bello, ma nonostante ciò nessuno ha rispecchiato gli eventi e la scrittura del primo.
Dal finale inaspettato del libro precedente è passato un anno. Tante cose sono cambiate nei due regni principali e anche i nostri personaggi preferiti non sono più gli stessi da come li abbiamo conosciuti nel primo libro.
Inizialmente anche io mi sono sentita un po’ confusa, un po’ perché è passato un po’ di tempo adesso dalla lettura del secondo e non ricordavo bene le vicende che poi poco alla volta sono tornate a galla nella mia memoria, e un po’ perché, da come le vicende vengono presentate all’inizio, della confusione, secondo me, è inevitabile.
C’è ancora un altro cattivo nella storia, se così può essere chiamato. La Filatrice. In questo ultimo volume la sicurezza del regno è a rischio più che mai e con capitoli ricchi di punti di vista si riuscirà ad arrivare alla fine senza perdere il senso della storia. Proprio in questo libro i vari POV non mi sono dispiaciuti perché altrimenti, viste le dinamiche, niente sarebbe stato chiaro.
Essendo un terzo libro preferisco lasciarvi la trama piuttosto che raccontarla e rischiare spoiler. Posso aggiungere però che c’è stata una grande crescita da parte di Aurelia e Zan. Però da un altra parte la storia secondo me ha preso una piega molto diversa da quella che aveva nel primo libro quando tutto è iniziato.
Se non avete letto i primi due libri non addentratevi nella lettura di Ebonwilde, ma se non avete letto la trilogia io vi consiglio vivamente di recuperarla. Forse è una cosa che dico spesso, ma questa trilogia, soprattutto il primo libro, meritano il mondo.
«E tu mi hai svegliata in mezzo a tutto questo? Perché? Perché non lasciarmi nell’oblio?» Quando Aurelia si risveglia dal suo sonno, si ritrova davanti il volto di un soccorritore inaspettato, in un corpo che non comprende e in un mondo che non riconosce più. Desiderosa di sapere cosa è accaduto a Conrad, Zan e Kellan dopo i fatti avvenuti a Greythorne, Aurelia segue le tracce che i tre hanno lasciato nella foresta. All’improvviso, però, si ritrova intrappolata in una fitta trama di magie, intrighi, passione e tradimento che ha radici nei secoli passati e che in lei vede l’ultimo tassello di un piano apocalittico che è in procinto di compiersi di lì a pochi giorni. Tutto ciò che Aurelia vuole è riprendere in mano la propria vita e ricongiungersi con coloro che ha amato e perso; ma con l’incombere della fine del mondo, per poter riuscire nell’intento è costretta a riportare in superficie le ombre di un lontano passato. Con il destino dell’umanità sulle proprie spalle, Aurelia dovrà perciò avventurarsi nel cuore di Ebonwilde e prepararsi ad affrontare le parti più oscure della foresta… e di se stessa. Ebonwilde è l’emozionante conclusione della serie “Bloodleaf”.
