Moriarty e il mistero del Dodo di Sophia Rhei
Buongiorno Books Lovers,
a qualche mese di pubblicazione di Moriarty e il mistero del Dodo di Sophia Rhei edito Rizzoli vi porto sul blog la sua recensione.
Ho avuto il piacere di incontrare l’autrice al Salone del libro di Torino a maggio e anche se ci siamo scambiate pochissime parole perché il mio spagnolo si limita proprio alle base è stata gentilissima, mi ha autografato il libro con una bella dedica anche.
Ma a parte che una bella persona vi assicuro che è anche una bravissima scrittrice. La sua bravura in questo libro non si è manifestata tanto nella stesura della storia, bensì nella scrittura dei dialoghi. Moriarty, per chi non lo conosce, da grande diventerà il rivale di Sherlock Holmes, quindi come avete capito anche lui è un investigatore, e anche uno bravo perché sin dalla tenera età risolveva misteri. Vi ho parlato dei dialoghi perché i dialoghi sono appunto la cosa più importante in un giallo, sono quelli che fanno capire al lettore che la storia è fatta bene e che il protagonista è appunto qualificato per fare il suo lavoro, e la prima cosa che notiamo in questo libro è che James Moriarty è più che qualificato, e anche se è in competizione con sua sorella Arabella la sua mente è di alcuni livelli superiore a quella di tutti gli altri, questo ci fa anche capire che sarà un degno rivale di Sherlock Holmes.
Ma quest’avventura di Moriarty è anche divertente e inaspettata, particolare e molto curiosa. Ariiverete alla fine con così tante teorie vostre che vi stupirete a scoprire la verità di Moriarty su cosa è davvero successo, anche gli altri personaggi pensavano divversamente e sono stati stupiti… insomma, un bel mistero a tutti gli effetti per grandi e piccini.
Com’era da piccolo James Moriarty, l’arcinemico di Sherlock Holmes? Un giallo umoristico con un’ambientazione vittoriana che riporta ai classici del mystery inglese.
Può darsi che il nome James Moriarty vi sia familiare. Ebbene sì, è proprio lui, l’arcinemico giurato dell’investigatore più famoso del mondo, Sherlock Holmes. Ma com’era da piccolo James? Un bambino sveglio e intelligentissimo, forse non esattamente affettuoso né tantomeno socievole, ma dopotutto, come dargli torto? Non dev’essere stato facile crescere con una sorella indisponente e perfettina come Arabella. James e Arabella sono in eterna competizione. Arabella fa sfoggio di femminilità, gentilezza leziosa e un’irritante ruffianeria, mentre James, con l’aiuto del suo migliore amico John Watson – eh sì, proprio lui, elementare! – cerca di primeggiare con astuzia e malizia, anche a costo di finire sempre nei guai. L’arrivo dello zio Theodosius sarà il detonatore dell’ennesima sfida. Di ritorno da uno dei suoi viaggi porta con sé un uccello dodo, l’ultimo esemplare di una specie che si pensava estinta. Ma qualcosa va storto e durante la cena di benvenuto il pennuto scompare…
