Losing Hope di Colleen Hoover
Cari Books Lovers,
ci ho messo tanto a farvi avere questa recensione, lo so, però diciamo che il fatto di avervi già parlato di Hopeless mi ha fatto un po’ rilassare su questo titolo. Per chi non lo sapesse Losing Hope non è altro che il contrapposto dal punto di vista maschile di Hopeless di Colleen Hoover, entrambi libri pubblicati dalla Fanucci editore.
Losing Hope vede inizialmente scene inedite che raccontano il passato di Holder, di cosa è successo nella vita per fargli perdere la fiducia in tutto e tutti. La sua migliore amica è stata rapita quando erano dei bambini e lui è l’unico ad aver assistito alla scena. Sua sorella gemella si è suicidata senza un motivo, senza dire niente a nessuno e solo dopo Holder capirà il perché.
La maggior parte del libro vedrà le stesse scene di Hopeless, libro raccontato dal punto di vista di Sky, ma sono proprio le poche scene inedite raccontate da Holder, con i suoi sentimenti, il suo stato d’animo, che faranno la differenza in questo libro. Anche lui, come Sky, è un personaggio tutto da scoprire.
La mia lettura di questi due libri, come vi avevo accennato nell’altra recensione, è stata in tandem. Seguendo un ordine di capitoli ben preciso ho letto entrambi i libri insieme e alla fine ho avuto una visione a 360 gradi di tutta la storia da entrambi i punti di vista. Non nego che ho notato molto la differenza di scrittura tra questi libri e i più recenti dell’autrice come It ends with us e All your perfects. Alcuni mi hanno detto che forse è stato anche un problema di traduzione, su questo non saprei che dire.
Fatto sta che, qualsiasi sia il motivo, la differenza l’ho notata e questa differenza ha fatto sì che continuassi la lettura con più fatica, rendendo molte scene lente. Non è stato facile finire questa duologia, per questo dico sempre che il mio è un rapporto di amore e odio con la Hoover perché ad ogni suo libro che mi è piaciuto, ce n’è stato invece un altro che ho apprezzato di meno.
Le tematiche raccontate dalla Hoover sono sempre forti, e Losing Hope e Hopeless non sono l’eccezione, anche qui abbiamo tematiche pesanti trattate nei minimi dettagli che non consiglio ai più sensibili perché sì, sono fatte molto bene, ma proprio per questo potrebbero fare ancora più male, soprattutto se qualcuno ha vissuto qualcosa di simile.
Come vi avevo già anche detto nella recensione di Hopeless, il volume tra i due che ho preferito di più è stato proprio Losing Hope. In un certo senso, seppur la storia fosse quella, è stato più scorrevole, più interessante. L’ho letto più piacevolmente e allora tra i due, se devo sceglierne uno migliore, scelgo proprio questo dal punto di vista di Holder.