La bambina senza cuore di Emanuela Valentini
Buongiorno Books Lovers,
La recensione di oggi sarà su La bambina senza cuore di Emanuela Valentini, oggetto di una nuova collaborazione, edito da Watson edizioni.
Questo è uno di quei pochi fantasy italiani diversi dalle solite storie. Vi lascio la trama.
Whisperwood, 1890. Un lento corteo funebre accompagna una piccola bara al cimitero. Ma quando la neve inizia a scendere tutti fuggono via e la bara non viene nemmeno seppellita. Perché, a detta di tutti, la piccola defunta era figlia di una strega. Restano solo una donna e una bambina, a cantare per lei. Lola si risveglia nella buca di neve in cui è stata sepolta. Non ricorda nulla della sua morte né della sua vita. Sul suo petto una ferita aperta. Whisperwood, 1990. Una sera Nathan, dopo aver discusso per l’ennesima volta col padre, il sindaco Morris, decide di infrangere il coprifuoco e raggiunge il cimitero proibito. Qui si imbatte in Lola, la pallida bambina che abita nel sepolcreto in rovina insieme a Rufus, un gargoyle che si crede un cane, a Bianco, un imponente angelo di marmo, e a Poeta, l’anima di un uomo d’altri tempi, anch’egli senza memorie del suo passato. Lola è una bambina in carne e ossa, sospesa in un limbo tra la vita e la morte, il cui unico pensiero è scoprire chi sia e che fine abbia fatto la sua mamma. E finalmente, grazie all’aiuto di Nathan, ma anche a quello di Rosie Maud, una vecchietta triste e solitaria, potrà scoprire tutta la verità sul suo passato.
Ci ho messo un po’ ad entrare totalmente nella storia. All’inizio, probabilmente per il fatto che i capitoli spaziano tra diverse date, la storia non riusciva a prendermi, ma quando finalmente Nathan ha incontrato Lola, la nostra bambina senza cuore, per la prima volta e ho finalmente capito il senso della storia, e la linea che stava per prendere non ho avuto più difficoltà ad appassionarmi a questa storia.
Ma Lola in realtà un cuore cel’ha, e si vede dal fatto che ci tiene molto ai suoi amici, e quando Nathan è con lei si vede che ci tiene anche a lui. La bambina senza cuore è un libro che deve essere letto fino alla fine, è un bel fantasy di quelli che non se ne vedono spesso.
La scrittura poi, a parte lo sbalzo temporale da un capitolo all’altro che anche se di poco può anche confondere perché io personalmente non stavo là a dare occhiata alle date, è leggerissima e scorrevole e quindi non stanca, e sono i libri leggeri quelli che piacciono.