Jo & Laurie di Melissa de la Cruz e Margaret Stohl
Cari Books Lovers,
quanti di voi conoscono la storia di Piccole Donne di Louisa May Alcott? Piccole donne è una di quelle storie senza tempo che vengono sempre lette negli anni, a cui vengono dedicate nuove bellissime edizioni, film, video, tanto altro tra cui anche Retelling. Uno tra questi è quello scritto da Margaret Stohl, autirce de la sedicesima luna e Melissa de la Cruz, autrice di Descendant. Queste due famosissime autrici si sono unite per scrivere insieme questo piccolo capolavoro che riprende i veri personaggi della storia originale.
Jo e Laurie è stato portato in italia da Vintage editori che ringrazio per la copia e vi consiglio anche di cercare perché pubblicano dei libri davvero carini. Sinceramente però non so se proprio definire questo libro un retelling per il semplice motivo che, qua non viene rivisitata la storia di Piccole donne, ma viene sviluppata.
Il titolo del libro è proprio Jo e Laurie perché parla di questi due protagonisti una volta cresciuti. Jo ha sempre voluto fare la scrittrice e finalmente è riuscita ad allontanarsi dalla famiglia e intraprendere questa carriera. Un po’ al contrario della storia originale, Jo e Laurie vedrà di sviluppare la storia tra questi due personaggi. Sin da ragazzi il rapporto tra loro, più per uno che per l’altro, era qualcosa di più forte della semplice amicizia.
Il loro rapporto affronta alcune difficoltà ma cresce sempre di più in questo volume. E come se non bastasse al suo interno non c’è solo la storia ma ci sono anche delle art in questa edizione che esternamente combacia con tutte le altre della casa editrice così da poter avere in libreria libri diversi, storie diverse ma allo stesso tempo belle esteticamente.
Parliamo della scrittura. Di Melissa de la Cruz non avevo mai letto nulla quindi effettivamente non saprei dire quali parti nella storia sono state il suo contributo – di solito conoscendo lo stile dei due autori certe cose si notano – per della Stohl ho appunto letto i libri che iniziano con la sedicesima luna e da li ricordo che la sua scrittura era molto scorrevole. Ho trovato questa scorrevolezza anche in questo volume. A tratti la narrazione l’ho apprezzata un po’ meno, la storia si appesantiva per poi riprendersi subito dopo.
Devo dire che, visto il finale di piccole donne, questo finale è stato più che giusto. Le autrici hanno ripensato la storia originale, l’hanno fatta loro e hanno dato ai lettori quello che probabilmente quasi tutti volevano e il disegno che trovato subito dopo l’ultima pagina… vorrei poterlo strappare dal libro e incorniciare per quanto è bello.
Uso queste ultime righe per ringraziare di nuovo la casa editrice e per dirvi che no, non dovete scartare questa lettura solo perché non avete letto Piccole donne perché nonostante quello la storia è così ben spiegata e originale per molti versi, tanto da permettervi di capire tutto ciò di cui avrete bisogno.