Ciao a tutti,
Come saprete oggi, 27/01, è la giornata della memoria, una giornata che sta a ricordarci e a farci riflettere su tutte le morti causate da Hitler, nei campi di concentramento, durante la seconda guerra mondiale.
Ambientati in quel periodo sono stati scritti molti libri, alcuni romanzati, altri più schietti, a testimonianza di cosa accadeva davvero in quei campi.
La bookme ha pubblicato un libro che rivela un po’ il senso di cosa gli Ebrei subivano sotto la dittatura di Hitler.
Il libro in questione è il Fabbricante di giocattoli di Liam Pieper, che ho avuto l’occasione di leggere e posso dirvi che, anche se è uno dei tanti libri pubblicati, ambientati nel periodo nazista, ha un suo senso e un suo messaggio.
In questa recensione non mi dilungherò più di molto a parlarvi di questo libro, perché per capirne il pieno senso deve essere letto in prima persona.
La storia si apre a Melbourne, in una fabbrica il cui proprietario è uno dei sopravvissuti ai campi di concentramento.
Lui fabbrica giocattoli per bambini, giocattoli in grado di infondergli forza e coraggio.
Adam, suo nipote, prende le redini della fabbrica, ma il suo comportamento lascia a desiderare, e trovandosi nei guai si gioca il destino della fabbrica, fallendo miseramente nell’intento.
La storia gioca tra due spazi temporali, il passato e il presente, e il finale sarà colui che darà un significato a tutta la storia, quindi dovrete leggerlo fino alla fine.
Questo è tutto, come ho già detto, vi consiglio di leggerlo,
alla prossima.
Miriam.