First Man: il primo uomo di James R. Hansen

First Man: il primo uomo di James R. Hansen

First Man: il primo uomo di James R. Hansen

Buon giorno Books Lovers,

come potete vedere dal titolo oggi vi parlerò di un libro che racconta una storia davvero importante. Ringrazio Rizzoli per avermi dato la possibilità di scoprire questo libro extraterrestre.

First Man: il primo uomo scritto da James R. Hansen, è la biografia autorizzata di Neil Armstrong, defunto un paio di anni fa, primo uomo che, nel 1969, fu il primo, a bordo dell’Apollo 11, a toccare il suolo lunare fino a quel momento inesplorato.

La bellezza di questo libro è il modo in cui attraversa tutta la vita di Neil Armstrong, da quando è stato assunto dalla NASA, alla sua prima simulazione, alla sua prima missione, all’Apollo 11… e non solo perché non parla solo dei successi di questo grande uomo, ma entra molto nel vivo della sua vita familiare, sua moglie, i suoi figli, le tragedie, tutto. Questo libro non tralascia proprio niente, e poter finalmente sapere così tanto di questo uomo che ha davvero cambiato l’umanità per me personalmente è un altra grande vittoria. Per chi non lo so questo campo sarebbe parte integrante del corso di studi che prenderò all’università, quindi è una cosa che mi appassiona molto di più di come normalmente avrebbe fatto.

Ho trovato ogni singola pagina di questo libro interessante e dopo averlo letto, dopo aver letto tutti i passaggi fino all’allunaggio che è rimasto nella storia, posso affermare che questo libro sarebbe in grado di appassionare grandi e bambini con la sua narrazione coinvolgente e per niente pesante.

Un grande uomo. Una grande storia. Un grande libro.

First Man: il primo uomo di James R. Hansen

«Sentii Buzz dire qualcosa sul contatto. Ma eravamo ancora sopra la coltre di sabbia, e non ero sicuro che avessimo davvero toccato. La spia poteva presentare un’anomalia e il mio istinto mi diceva di avvicinarmi ancora. Fu una questione di istanti. Il pericolo era di danneggiare il motore portandolo troppo vicino alla superficie lunare quando era ancora acceso. A ripensarci, la possibilità che qualcosa andasse storto esisteva…» Con queste parole preziose Neil Armstrong rievoca, soffermandosi su ogni singolo momento, l’epica impresa che, domenica 20 luglio 1969, fece di lui il primo uomo a mettere piede sulla Luna. Mentre milioni di persone sulla Terra lo seguivano ammutolite davanti al televisore per poi esplodere in un moto di gioia irripetibile, Neil compì quello che definì un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità. Ma non si trattò di una missione priva di rischi e imprevisti – non si poteva ben prevedere la consistenza della superficie lunare, il carburante sarebbe bastato per soli 45 secondi dopo l’allunaggio… –, né fu un caso che sia stato proprio Armstrong a portarla a termine. Originario dell’Ohio (“the middle of nowhere”), Neil è uno di quegli eroi moderni che nascono solo negli States. Classe media, con un padre duro, fin da piccolo si appassiona alla meccanica degli aerei e presto viene arruolato come pilota nella guerra di Corea, dove si salva solo eiettandosi in volo. Al ritorno in patria entra nella NASA, ma la vita lo castiga: gli muore una figlia. Lui non molla ed è proprio il suo unico mix di passione ingegneristica per il volo, serietà, intransigenza e dedizione al grande sogno della missione sulla Luna a fargli meritare il ruolo di comandante della missione Apollo 11.

First Man: il primo uomo di James R. Hansen

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Pubblicato da Me and Books

Mi chiamo Miriam e sono l'amministratore di Me and Books. Ho tante passioni, ma le più grandi sono la lettura e la scrittura, ed ho creato questo blog proprio per poter condividere le mie passioni. Penso che recensire un libro sia una cosa molto importante che richiede tempo e dedizione. A volte un lettore prima di scegliere un libro vuole sapere che quello che sta scegliendo è quello giusto, e le recensioni servono proprio per questo, per aiutare il lettore a scegliere. Ma questo è anche un modo per aiutare autore e case editrici a farsi conoscere. È anche per questo che pubblico gli articoli sia in italiano che in inglese, per non lasciare nessuno fuori. Vi chiedo di non esitare a pormi qualsiasi domanda sul mondo dell'editoria, spero solo di riuscire a fornire la risposta perfetta.