Elbrus di Marco Capocasa e Giuseppe di Clemente
Buongiorno Books Lovers,
qualche tempo fa uno dei due autori del libro di cui sto per parlarvi oggi mi ha chiesto se potessi leggere il loro libro, Elbrus, e dopo una lettura della trama sono rimasta talmente intrigata da non poter dire di no. Ringrazio Marco Capocasa e Giuseppe di Clemente per la copia di Elbrus edito Armando Curcio Editore.
Come dicevo è un sci-fi tutto italiano, i due autori infatti sono grandi appassionati di scienza e hanno deciso di unirsi nel creare questa bellissima storia uscita a settembre 2020. Elbrus affronta molte tematiche di cui parlerò nello specifico dopo. Per quanto riguarda il metodo di scrittura mi ha sbalordito la scorrevolezza che porta il lettore a voler leggere sempre di più.
Di personaggi principali ne abbiamo un paio tra cui Lubomir, che apre la storia, Nigul Leppik che è un giornalista che indava su tutte le morti misteriose che stanno avvenendo in città, David Dunn, un ricercatore che viene reclutato in un progetto molto importante, i tre affiancati da alcuni personaggi di natura aliena. Per la maggior parte dei capitoli tutti questi personaggi hanno dei capitoli propri, quindi ogni capitolo affronta, diciamo, la situazione da un punto di vista e un luogo diverso, spesso anche da un anno diverso perché la storia si svolge tra il 2113 e il 2155, andando avanti e indietro nei vari capitoli.
Una cosa che mi è piaciuto molto leggere è stato quando è stato menzionato Elbrus, che a parte essere il titolo del libro a quanto pare è anche un monte di cui io ignoravo totalmente l’esistenza. Certi libri mi piacciono un sacco anche perché contengono tanti dettagli realistici che aiutano ad accrescere le proprie conoscenze di cultura generale. Ritornando invece alle tematiche del libro se ne affrontano molte tra cui il surriscaldamento globale, ormai punto focali di molti titoli ambientati nel futuro essendo una cosa vera di cui vediamo gli effetti giorno dopo giorno, ma inoltre si parla molto di sviluppo scientifico, politica, la popolazione ormai a 12M di abitanti, e alcuni concetti che chissà magari possono rivelarsi realistici in un futuro non molto lontano – l’America in crisi, Europa e Asia un solo continente, etc.
Tutti i personaggi a più o meno pagina 200 inizieranno ad incontrarsi tra loro. La parte introduttiva è abbastanza lunga, ci mette un po’ ad arrivare nel vero succo della storia, ma di per se non è nemmeno un volume molto lungo, quindi è una lettura molto interessante da fare, anche magari tra una pausa e l’altra dal lavoro. Vi lascio anche la trama ufficiale visto che di quella non ho parlato molto. Fatemi sapere se deciderete di leggerlo.
Anno Domini 2113. La Terra è al collasso. I cambiamenti climatici prodotti dal riscaldamento globale hanno determinato nuovi equilibri geopolitici. Il sovrappopolamento e le migrazioni di massa verso i paesi “non più freddi” sono parte di un problema più esteso: l’imminente scarsità di risorse che permettano il sostentamento del genere umano nel prossimo futuro. L’esplorazione spaziale ha fallito nel suo obiettivo fondamentale, la fondazione di colonie autosufficienti dove l’Uomo del futuro potesse emanciparsi. Gli ostacoli non sono quelli dovuti alle tecnologie disponibili, ma alla natura stessa della specie umana. Ma la soluzione è dietro l’angolo e viene da un altro sistema solare, dalle cui profondità siderali, decine di anni più tardi, un messaggio risveglierà il Viaggiatore e con lui tutti i suoi simili.